Mi domando quanti dei miei amici lettori possano paragonare se stessi all'agonia di Geremia, nei suoi momenti di abbattimento. Anche tu forse ti trovi in una prova tale, da gridare: "Signore, sono arrivato al fondo. Non ce la faccio più. Sono così miserabile che mi sento morire! Non posso scendere più in basso di così! Non lo capisco! Quando finiranno queste tenebre?".
Forse ti chiedi se mai verrà un giorno in cui sarai di nuovo felice e senza pensieri? Hai paura che le tue prove siano già durate troppo a lungo, e non ti senti più in grado di sopportarle? Sogni e speranze stanno forse svanendo, come se fossi condannato ad una vita di miserie e problemi? Grazie a Dio, nella Parola c'è una risposta a tutto questo. Ci è stato dato un messaggio di ristoro per gli scoraggiati.
--------------------------------------------------------------------------------
Per venirne fuori
--------------------------------------------------------------------------------
Fino ad ora, abbiamo concentrato la nostra attenzione sul problema. Consideriamo ora la via per ottenere vittoria sopra ogni disperazione. Possiamo cominciare proprio dal profeta che abbiamo preso come esempio di sofferenza, perché egli è anche un buon esempio di fede e speranza.
Nella sua ora più buia, Geremia scoprì una gloriosa verità, che riportò nella sua mente nuova speranza e sicurezza. Erano cose riguardanti Dio, che egli già conosceva, ma che mai gli avevano toccato l'anima, fin quando non fu all'estremo. Scoprì che proprio nel punto più basso, c'era Dio! Più scendeva giù, più doveva scoprire Dio. Il luogo più profondo non era un qualche abisso buio, nascosto, spaventevole, ma il luogo di più profondo incontro con Dio. Il Signore non si doveva scoprire "LASSÙ", nell'alto di cieli pieni di felicità, ma nelle ombre del dolore e della sofferenza. Toccando il fondo, Geremia rimbalzò verso Dio! Aveva nutrito sentimenti tristi circa la fedeltà di un Dio compassionevole. Ascoltiamo ora le sue scoperte:
Pedro