CRISTIANI   Nelle mani del Padre

Noi crediamo unicamente in Gesù Cristo unigenito Figlio di Dio,
unica VIA, VERITA' e VITA e nostro unico SALVATORE.

💝

 

 
Pagina precedente | 1 2 3 4 | Pagina successiva

Note sul libro della GENESI

Ultimo Aggiornamento: 19/04/2011 20:27
Autore
Vota | Stampa | Notifica email    
OFFLINE
Post: 5.293
Sesso: Maschile
19/04/2011 19:42
 
Quota

 3. Capitolo 3: La caduta

Questa sezione del nostro libro ci presenta la completa rovina dello stato di cose di cui ci siamo occupati finora. Essa abbonda in principi di grande importanza, ed è stata con ragione meditata e utilizzata in ogni tempo da quelli che hanno avuto a cuore di proclamare la verità relativa alla rovina dell’uomo e al mezzo usato da Dio per trarlo da tale rovina.

3.1 Le insuazioni del serpente

Il serpente entra in scena con una domanda insolente allo scopo di insinuare il dubbio sulla rivelazione divina; modello e precursore terribile di tutte le questioni empie sollevate dai fedeli servitori del serpente nel mondo, questioni che non possono essere combattute che con l’autorità suprema e divina delle Sacre Scritture.

«Come! Iddio v’ha detto: Non mangiate del frutto di tutti gli alberi del giardino?» (vers. 1). Ecco l’astuta domanda del Diavolo. Se la Parola di Cristo fosse «abitata doviziosamente» nel cuore di Eva (Colossesi 3:16), la sua risposta sarebbe stata semplice, diretta e decisa. V’è un modo solo di rispondere alle domande e ai suggerimenti del diavolo: trattarli come provenienti da lui e respingerli per mezzo della Parola di Dio. Lasciarli avvicinare al cuore anche solo un istante, vuoi dire perdere l’unica forza che abbiamo per rispondervi efficacemente. Il diavolo non si presenta apertamente ad Eva dicendole: «io sono Satana, il nemico di Dio e vengo per calunniarLo e per trascinarvi alla perdizione». Non sarebbe stato, questo un linguaggio da «serpente»: tuttavia egli ha compiuto la sua opera sollevando dubbi nella mente della creatura. È incredulità assoluta accettare la domanda: «Ha Iddio detto?» quando si sa che Dio ha parlato; e il solo fatto d’accettarla prova che si è incapaci a combatterla. Infatti, nel caso di Eva, la forma stessa della sua risposta dimostra con evidenza che essa aveva lasciato che s’insinuasse nel suo cuore l’astuta domanda del serpente. Invece di attenersi strettamente alla precisa dichiarazione di Dio, vi aggiunge del suo; ma il fatto di aggiungere, come il fatto di togliere, prova che questa Parola non abita nel cuore e non governa la coscienza. Se uno trova la propria felicità nell’obbedienza, se ne fa la propria bevanda e il proprio nutrimento; se vive «di ogni parola che esce dalla bocca di Dio», imparerà a conoscere questa Parola e vi porrà attenzione; non è possibile che sia indifferente. Il Signore Gesù, nella sua lotta con Satana, applica la Parola con precisione perché viveva di essa e la stimava al di sopra di ogni altra cosa. Non poteva citarla scorrettamente, né farne una falsa applicazione e nemmeno essere indifferente. Eva agisce in modo diverso: lascia che il dubbio sia messo nelle parole di Dio, e vi aggiunge del suo. Il comandamento era semplice: «Tu non ne mangerai». Perché aggiungervi: «e non lo toccherai»? Dio non aveva parlato di «toccare»; perciò, sia che l’imprecisione procedesse da ignoranza o da indifferenza o forse in vista di far apparire Dio sotto una luce arbitraria, è chiaro che Eva era fuori dal vero terreno di una semplice fiducia nella santa Parola di Dio e dalla sottomissione a questa Parola. «Per ubbidire alla Parola delle tue labbra, mi son guardato dalle vie de’ violenti» (Salmo 17:4).

3.2 L’autorità della parola di Dio

Nulla è più imponente del modo con cui la Parola è citata da un capo all’altro delle Scritture e nulla è più importante della stretta obbedienza ad essa. Questa obbedienza la dobbiamo alla Parola semplicemente perché è la Parola di Dio. Sollevare un dubbio quando Dio ha parlato è una bestemmia. Noi siamo creature e Dio è il Creatore; egli può dunque con ogni diritto chiedere a noi l’obbedienza. L’incredulo può chiamare questo «obbedienza cieca»; il cristiano la chiama «obbedienza intelligente», perché è fondata sulla convinzione che ha di obbedire alla Parola di Dio. Se qualcuno non possedesse la Parola di Dio, si potrebbe dire con ragione che è nelle tenebre, poiché non vi può essere un solo raggio di luce, sia in noi che fuori di noi, che non emani da questa Parola pura ed eterna. Tutto quello che ci occorre è sapere che Dio ha parlato; allora l’obbedienza diventa la sfera più elevata dell’attività intelligente. Quando l’anima è pervenuta fino a Dio ha raggiunto la sorgente più elevata dell’autorità. Nessun uomo, nessun’assemblea d’uomini, ha diritto di chiedere l’obbedienza alla propria parola, perché è parola sua. Perciò le pretese della Chiesa di Roma sono empie e presuntuose, sono una usurpazione delle prerogative di Dio; e tutti coloro che si sottomettono ad essa defraudano Dio dei suoi diritti. La Chiesa Romana pretende di interporsi fra Dio e la coscienza, ma chi può farlo impunemente? Quando Dio parla, l’uomo ha l’obbligo di obbedire. Beato lui se lo fa, guai a lui se non lo fa! L’incredulità può mettere in dubbio che Dio abbia parlato e la superstizione può porre un’autorità umana fra la mia coscienza e ciò che Dio ha detto; tanto l’una come l’altra ci privano della Parola e di conseguenza della felicità benedetta che accompagna l’obbedienza a questa Parola.

Ogni atto d’obbedienza racchiude una benedizione: ma dal momento che l’anima esita, il nemico prende il sopravvento su di lei e se ne serve per allontanarla sempre più da Dio. Così il nemico, nel capitolo che meditiamo, aggiunge subito alla sua domanda «Come! ha Iddio detto» la seguente affermazione: «Voi non morrete affatto!» (vers. 4). Prima mette in dubbio che Dio abbia parlato, poi contraddice apertamente ciò che Dio ha detto. Questo fatto solenne è più che sufficiente per provare quanto sia pericoloso ammettere nel cuore un dubbio riguardo alla pienezza e alla integrità di una divina rivelazione.

Il razionalismo raffinato s’avvicina molto all’incredulità aperta; e l’incredulità che osa giudicare la Parola di Dio non è lontana dall’ateismo che nega l’esistenza di Dio. Se Eva non fosse già caduta nel rilassamento e nella indifferenza riguardo alla Parola di Dio, mai avrebbe dato ascolto a chi si permetteva di contraddire Dio. Essa pure ebbe le sue fasi di fede, come si usa dire oggi, o piuttosto le sue fasi d’incredulità. Tollerò che una creatura contraddicesse Dio, perché la Parola di Dio aveva perso la sua vera autorità sul suo cuore, sulla sua coscienza e sulla sua intelligenza. Il suo esempio fornisce un insegnamento solenne a tutti quelli che sono in pericolo di essere irretiti dall’empietà del razionalismo. Non vi è nessuna vera sicurezza per l’anima al di fuori di una fede profonda nella piena ispirazione e nella suprema autorità di tutta la Scrittura. Chi possiede questa fede avrà una risposta vittoriosa ad ogni obiezione sollevata contro questa Parola, da qualunque parte essa provenga. «Non vi è nulla di nuovo sotto il sole». Il male che nei nostri giorni corrompe fino alle sorgenti il pensiero e il sentimento religioso è lo stesso che raggiunse il cuore di Eva in Eden e la perdette. Eva porse l’orecchio alla domanda: «Come! Dio ha detto?» e questo primo passo la trascinò nella rovina; e, da allora, discese passo passo, chinò il capo davanti al serpente e lo riconobbe come suo dio, come sorgente di verità.

Lettore, il serpente prese il posto di Dio e la sua menzogna il posto della verità. Così fu per l’uomo caduto e così è anche per la sua progenie. La parola di Dio non trova posto nel cuore dell’uomo non rigenerato; ma questo cuore è in uno stato tale che accoglie la menzogna di Satana e rigetta la verità di Dio. Perciò il Signore dice a Nicodemo: «Bisogna che nasciate di nuovo».

Pedro

Amministra Discussione: | Chiudi | Sposta | Cancella | Modifica | Notifica email Pagina precedente | 1 2 3 4 | Pagina successiva
Nuova Discussione
 | 
Rispondi

Feed | Forum | Utenti | Cerca | Login | Registrati | Amministra
Crea forum gratis, gestisci la tua comunità! Iscriviti a FreeForumZone
FreeForumZone [v.6.1] - Leggendo la pagina si accettano regolamento e privacy
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 22:51. Versione: Stampabile | Mobile
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com