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01/03/2012 18:48 | |
Leggere i due passi di Matteo 9:9-13; c.12:3-7; si capisce bene in questi passi come Gesù, e quindi Dio, voglia la misericordia, anziché la pratica di un formalismo religioso pieno di preconcetti e pregiudizi.
Gesù inoltre “trasgredì” (o meglio gli scribi e i farisei lo credevano) la legge riguardo al riposo del sabato, per guarire un uomo con la mano paralizzata (Marco 3:1-6; Luca 6:6-11; Matteo 12:9-14), dichiarando in un certo senso che in quanto a fare il bene e il giusto nessuna legge umana, preconcetti o pregiudizi potevano o dovevano bloccare l’opera.
Ricordiamo che Cristo stesso ha offerto il suo sangue santo sul legno della croce per noi, per redimerci dai nostri peccati e quindi donarci attraverso “la trasfusione del suo sangue” la vita eterna.
Davide trasgredì, per motivi di forza maggiore, una disposizione divina, eppure Gesù non fa alcun accenno al peccato riguardo a questa azione, tanto più noi, per motivi di forza maggiore, potremmo donare la vita con un po’ del nostro sangue, e ciò non sarebbe un trasgredire qualcosa per i punti sopra citati e sicuramente sarebbe visto da Dio come un atto di misericordia e non come un’azione illecita.
Si può davvero far morire un bimbo, o un adulto, o chiunque sia, a motivo di una pretesa convinzione religiosa formale? Credo che di fronte al decidere di una morte o vita di un essere umano ci voglia ben più di una pretesa convinzione, perché quello che c’è in ballo è troppo grande. Il sangue di un donatore non è qualcosa di impuro perché come dice Paolo, e come vedremo meglio più avanti, tutto quel che Dio ha creato è buono, e nulla è da respingere, se usato con rendimento di grazie, perché è santificato dalla preghiera e dall’opera di Cristo: 1Corinzi 8:4; 1Corinzi 8:8; 1Corinzi 10:23-33; Colossesi 2:16; Romani 14:2-3; 1Timoteo 4:4-5; Tito 1:15; inoltre possiamo mangiare e bere qualsiasi cosa, l’importante è farlo ringraziando in ogni cosa il Signore nostro Salvatore.Pedro
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