CRISTIANI   Nelle mani del Padre

Noi crediamo unicamente in Gesù Cristo unigenito Figlio di Dio,
unica VIA, VERITA' e VITA e nostro unico SALVATORE.

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Libro “Chiesa Cattolica Romana: verità o menzogna?;

Ultimo Aggiornamento: 01/03/2012 18:50
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Versione del Libro in HTML, adatta per ipovedenti e sofferenti di cecità, compatibile con i programmi vocali dei PC per i ciechi. Dio vi benedica tutti.

Libro “Chiesa Cattolica Romana: verità o menzogna?; La Trinità e il contraddittorio del sangue” in formato HTML

. Per scaricare anche Gratuitamente il libro in PDF con una visualizzazione migliore, numeri di pagine,ecc., (versione originale completa) andare sul sito segnalato sopra.

Introduzione ai due libri

Pace a te cara lettrice e caro lettore, chi scrive è un cristiano evangelico.

Quest’opera ha necessitato di grande fatica, tre anni di lavoro, preghiera, impegno e costanza, studio incessante della Parola di Dio, ricerche di ogni tipo, confronti e soprattutto dell’ascolto attento della voce veritiera e ineffabile di Dio.

Così, è con immenso piacere nello Spirito Santo e non per ricerca di vanità alcuna che porgo quest’opera, alla presenza di Dio, per l’evangelizzazione del Nome Santo di Cristo Gesù e dell’opera sua salvatrice, potente ed unica.

La prima lunga parte del libro “Chiesa Cattolica Romana: verità o menzogna?” ti farà addentrare in modo profondo, semplice e dettagliato, nel confronto imbarazzante tra le più importanti e fondamentali dottrine erronee cattoliche e la santa Parola di Dio, ossia la Sacra Bibbia. Noterai, così, con evidenza assoluta, il contrasto fra quello che Dio vuole e ha comandato e quanto la Chiesa Cattolica insegna e fa nella linea dottrinale. Nello studio sono stati immessi e agglomerati fra di essi innumerevoli dati e documenti storici, tutti i più importanti passi biblici che la linea ufficiale della Chiesa Cattolica prende come punto di forza e di base per l’estrapolazione delle sue dottrine erronee, prese in esame in questo studio. Queste dottrine erronee sono state spiegate attentamente e scrupolosamente, sia dal punto di vista cattolico, che dal punto di vista verace della Bibbia, con gran timore di Dio e rispetto per la Verità in Cristo Gesù e nello Spirito Santo, smascherando così, in modo semplice, chiaro ed efficace e per grazia di Dio, l’ingegno e l’inganno cattolico secolare. Inoltre, sempre in questo studio vi sono immessi i punti dottrinali della Catechesi cattolica, che parlano ufficialmente di tali dottrine in seno alla Chiesa Cattolica, e il come, il quando e il perché essa nasce, tutto quanto la Bibbia dice esplicitamente e con potenza riguardo alla estraneità di tali dogmi e dottrine cattoliche dalla Parola di Dio. Tutto è fatto con determinazione, certezza di fede, e con una metodica semplice e spesso ripetitiva per meglio far comprendere le verità bibliche spiegate. La seconda e ultima parte del libro “La Trinità e il contraddittorio del sangue” tratta, sempre con le stesse metodiche ed attenzioni della prima parte, la spiacevole menzogna dei Testimoni di Geova riguardo alla Persona di Cristo e dello Spirito Santo i quali sono per essi rispettivamente un angelo (l’Arcangelo Michele) e una semplice energia, forza attiva di Dio. Lo studio tratta, inoltre, anche del serio problema che esiste in seno a questa organizzazione, riguardo alle donazioni del sangue. Un libro che, ringraziando Dio con vigore, può essere d’aiuto a quanti non conoscono il Signore (cattolici, clero incluso, testimoni di Geova ma anche tanti altri) e a coloro che pur conoscendolo vogliono approfondire alcune importanti questioni riguardo agli argomenti in esso trattati che possono, qualora approfonditi, sicuramente potenziare, se Dio lo permette per sua grazia, nella conoscenza di tante cose che nel mondo di oggi, con la sua cultura, ideologia, materialismo e senso religioso ipocrita, non possono non essere ben conosciute e fatte ben conoscere, per meglio contrastare l’errore nell’evangelizzazione del nome del Signore, verso coloro che non sono nella verità di Dio. Il Signore ci aiuti nel nome di Cristo Gesù, il Benedetto in eterno, per la potenza e la guida dello Spirito Santo!

Possa tu, cara lettrice e caro lettore, scegliere di amare Dio in verità, nella grazia e con tutte le tue forze fisiche e mentali. Se non lo hai ancora fatto nella tua vita, per svariati motivi che accomunano gli uomini e le donne nel mondo, fallo oggi, fallo adesso.

Pace a te in Cristo Gesù, Signore della salvezza degli uomini riscattati!

Pedro

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Chiesa Cattolica Romana:

verità o menzogna?

Presentazione dell’autore

Pace, caro lettore; mi presento: mi chiamo Stefano Ligorio e sono un cristiano evangelico pentecostale. Il mio sogno si realizza con questo libro. Dio sia glorificato in eterno nel nome Santo di Cristo Gesù per la potenza dello Spirito Santo.

Non voglio dilungarmi in tante parole, ma voglio semplicemente dirti che al mondo non c’è cosa più cara e grande dell’amore di Dio per noi. Ti prego caro lettore salvati da questa generazione perversa. L’Iddio misericordioso aspetta che tu ti lasci guidare e salvare dal suo amore grande ed eterno. Ti chiedo un favore, leggi questo libro con estrema attenzione, con fede e con amore per la verità. Tutte le volte che incontrerai le citazioni di passi e versetti biblici, abbi cura di consultare la Sacra Bibbia, così avrai la certezza che quanto si è preso in esame nei modi e nei tempi non scosta dal messaggio divino. Se vuoi conoscere la volontà di Dio, prega incessantemente il Signore, studia la sua santa Parola e rivolgiti ad una Chiesa Cristiana Evangelica (“pentecostale”); qui troverai uomini e donne di Dio pronti ad aiutarti nel tuo personale cammino di ricerca della verità del Signore. Dio esiste, Egli ha creato tutto quello che vedi, puoi crederci o meno ma questa verità non cambierà. Solo gli stolti chiudono gli occhi di fronte alla realtà, perché non vogliono o non possono vedere. Chiedi a Dio con sincerità di condurti alla verità delle cose, Egli scruterà il tuo cuore e ti esaudirà, perché Egli è fedele alle sue promesse. Troverai credenti pronti a rispondere per la potenza di Dio ad ogni tua domanda, stai pur certo. Fuggi via dalla menzogna del mondo, incamminati verso la luce risplendente della verità ed essa ti farà libero. La morte ci perseguita, essa è ad ogni angolo pronta per divorarci, il mondo passa ma le promesse di Dio per i suoi sono eterne.

Le teorie umane che negano l’esistenza di un Essere Creatore non sono definibili né vere, né scientifiche, al contrario vi sono tantissime leggi della scienza sperimentale che testimoniano potentemente l’esistenza assoluta di un Creatore che ha creato ogni cosa, le quali hanno ben più valore di quelle teorie non scientifiche legate all’assurda idea dell’evoluzionismo, le quali dichiarano che tutto è venuto dal caso per mezzo di una evoluzione, attraverso la quale tutti gli esseri viventi, umani, animali e vegetali, si sarebbero evoluti nel tempo da elementi organici primitivi venutisi a creare da una reazione chimica tra elementi inorganici in un “brodo primordiale” che avrebbe dato vita a degli amminoacidi, elementi organici, i quali nel tempo unitisi con altri composti ed elementi organici avrebbero dato vita alla prima cellula primitiva, dalla quale tutti noi, gli animali e i vegetali saremmo discesi. Poco nella mia vita mi è risultato essere altrettanto fantascientifico, puerile e assurdo. Dio ti ama, chiunque tu sia cara lettrice e caro lettore. Egli si farà conoscere da te se tu lo cercherai con sincerità e rispetto per la sua Parola e scoprirai un nuovo mondo, un mondo fatto di verità, amore, pace, giustizia e santità. Se non sei convinto non preoccuparti, è saggio tentare di discernere l’errore e l’inganno, specialmente abituati come siamo ad essere ingannati e truffati in questo mondo malvagio.

Prega il Signore con forza ed ascolta il tuo cuore, non avere paura, noi non siamo una setta, (le sette sono tutte quelle organizzazioni religiose in opposizione alla verità e all’insegnamento della Bibbia, in questo, anche la Chiesa Cattolica e l’organizzazione dei testimoni di Geova sono pienamente una setta in quanto opposti alla verità biblica di Dio) siamo milioni nel mondo, non siamo in cerca di denaro o altro del genere, ma cerchiamo solo di adempiere con amore al mandato del Beatissimo Signore nostro Gesù Cristo di predicare il suo nome per la conversione e la salvezza delle anime. Con affetto Stefano!

Ti saluto caro lettore raccomandandoti nuovamente di leggere sempre direttamente dalla Bibbia i passi e i versi citati in questo libro che non siano stati espressi nel loro contenuto. Pace a te!

Vorrete scusarmi, se in qualche modo sono stato troppo ripetitivo in alcuni contesti, ma era mio scopo non badare all’estetica, ma far percepire bene il messaggio e il contenuto di quanto era il mio proponimento.

Pedro

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19/02/2012 17:49
 
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Prefazione dell’autore

Cara lettrice e caro lettore, se non sei già in Cristo Gesù, mi auguro che questo libro possa aiutarti a comprendere il vero messaggio cristiano della Bibbia e conseguentemente a poterlo accettare entrando in comunione con il Signore ed essere salvato. Lo scopo di questo libro è quello di vanificare le inique dottrine cattoliche ed esaltare il vero glorioso e giusto messaggio di Cristo, di Dio. Il Signore ti benedica e ti infonda pienamente la conoscenza e l’amore verso di Lui, affinché tu possa amarlo in verità, amore, santità e giustizia.

I passi biblici riportati nel seguente studio (nel caso non sia indicato diversamente) sono presi dalla traduzione biblica Nuova Riveduta (società biblica di Ginevra). La parola con carattere maiuscoletto: “SIGNORE”, nella traduzione biblica Nuova Riveduta, viene usata per indicare il termine ebraico: “Yahweh” (nome di Dio); la parola con carattere normale: “Signore” è invece la traduzione letterale del termine ebraico: “Adhonai”. Laddove ricorre “Adhonai Yahweh” è riportato (sempre nella versione Nuova Riveduta) con l’espressione “il Signore, DIO”, per evitare la ripetizione.

Pedro

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19/02/2012 17:50
 
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Capitolo 1

Tradizione e Sacra Scrittura

Il Concilio di Trento dichiarò che la tradizione deve essere ritenuta di eguale autorità della Bibbia, nell’anno 1545. Per tradizione si intendono gli insegnamenti umani, provenienti da epoche, circostanze, culture e fonti svariate nell’ambito della storia della Chiesa Cattolica.

I farisei credevano la stessa cosa della tradizione e Gesù li rimproverò severamente perché con essa spesso si annulla la Parola di Dio: Marco 7:7-13; Colossesi 2:8; Galati 1:6-9.

Al punto 82 del Catechismo della Chiesa Cattolica si legge: “Accade così che la Chiesa, alla quale è affidata la trasmissione e l’interpretazione della rivelazione <attinga la sua certezza su tutte le cose rivelate non dalla sola Sacra Scrittura. Perciò l’una e l’altra (la Tradizione e la Sacra Scrittura) devono essere accettate e venerate con pari sentimento di pietà e di rispetto>”.

Al punto 97 si legge: “<La sacra Tradizione e la Sacra Scrittura costituiscono un solo sacro deposito della Parola di Dio>, nel quale, come in uno specchio, la Chiesa Pellegrina contempla Dio, fonte di tutte le sue ricchezze”.

Al punto 100 si legge: “L’ufficio di interpretare autenticamente la Parola di Dio è stato affidato al solo Magistero della Chiesa, al Romano Pontefice e ai Vescovi in comunione con lui”.

La fonte di verità riguardo a Dio e alla sua creazione è rivelata solo nelle Sacre Scritture; un buon credente dovrebbe attenersi solo ad esse e non considerare le tradizioni secolari umane, tanto più quando queste sono in contrasto con le dottrine bibliche rivelate da Dio.

Atti 17:11: “Or questi erano di sentimenti più nobili di quelli di Tessalonica, perché ricevettero la Parola con ogni premura, esaminando ogni giorno le Scritture per vedere se le cose stavano così”.

2 Timoteo 3:14-17: “Tu, invece, persevera nelle cose che hai imparate, e di cui hai acquistato la certezza, sapendo da chi le hai imparate, e che fin da bambino hai avuto conoscenza delle sacre Scritture, le quali possono darti la sapienza che conduce alla salvezza mediante la fede in Cristo Gesù. Ogni Scrittura è ispirata da Dio e utile a insegnare, a riprendere, a correggere, a educare alla giustizia, perché l’uomo di Dio sia completo e ben preparato per ogni opera buona”.

Galati 1:6-10: “Mi meraviglio che così presto voi passiate da colui che vi ha chiamati mediante la grazia di Cristo a un altro vangelo. Che poi non c’è un altro vangelo; però ci sono alcuni che vi turbano e vogliono sovvertire il vangelo di Cristo. Ma anche se noi o un angelo dal cielo vi annunziasse un vangelo diverso da quello che vi abbiamo annunziato, sia anatema. Come abbiamo già detto, lo ripeto di nuovo anche adesso; se qualcuno vi annunzia un vangelo diverso da quello che avete ricevuto, sia anatema...”.

Pedro

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19/02/2012 17:51
 
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Tito 1:13-14: “...Perciò riprendili severamente, perché siano nella fede, e non diano retta a favole giudaiche né a comandamenti di uomini che voltano le spalle alla verità”.

1 Giov. 2:26-27 “Vi ho scritto queste cose riguardo a quelli che cercano di sedurvi. Ma quanto a voi, l’unzione che avete ricevuto da lui rimane in voi, e non avete bisogno dell’insegnamento di nessuno; ma siccome la sua unzione vi insegna ogni cosa ed è veritiera, e non è menzogna, rimanete in lui come essa vi ha insegnato”.

2 Giov. v.9-10: “Chi va oltre e non rimane nella dottrina di Cristo, non ha Dio. Chi rimane nella dottrina, ha il Padre e il Figlio. Se qualcuno viene a voi e non reca questa dottrina, non ricevetelo in casa e non salutatelo”.

Romani 15:4: “Poiché tutto ciò che fu scritto nel passato, fu scritto per nostra istruzione, affinché mediante la pazienza e la consolazione che ci provengono dalle Scritture, conserviamo la speranza”.

1 Tessalonicesi 2:13: “Per questa ragione anche noi ringraziamo sempre Dio: perché quando riceveste da noi la parola della predicazione di Dio, voi la accettaste non come parola di uomini, ma, quale essa è veramente, come parola di Dio, la quale opera efficacemente in voi che credete”.

Efesini 5: 6-10: “Nessuno vi seduca con vani ragionamenti; infatti è per queste cose che l’ira di Dio viene sugli uomini ribelli... Comportatevi come figli di luce... esaminando cosa sia gradito al Signore”.

Efesini 5:15-17: “Guardate dunque con diligenza a come vi comportate; non da stolti, ma da saggi;...Perciò non agite con leggerezza, ma cercate di ben capire quale sia la volontà del Signore”.

Colossesi 2:4-10: “...Come dunque avete ricevuto Cristo Gesù, il Signore, così camminate in lui, radicati, edificati in lui e rafforzati dalla fede, come vi è stata insegnata, abbondate nel ringraziamento. Guardate che nessuno faccia di voi sua preda con la filosofia e con vani raggiri secondo la tradizione degli uomini e gli elementi del mondo e non secondo Cristo...”.

Colossesi 2:18-23: “Nessuno vi derubi a suo piacere del vostro premio, con un pretesto di umiltà e di culto degli angeli, affidandosi alle proprie visioni, gonfio di vanità nella sua mente carnale...”.

Matteo 5:18-19: “Poiché in verità vi dico: finché non siano passati il cielo e la terra neppure uno iota o un apice della legge passerà senza che tutto sia adempiuto. Chi dunque avrà violato uno di questi minimi comandamenti e avrà così insegnato...”.

Pedro

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19/02/2012 17:51
 
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Matteo 24:35: “Il cielo e la terra passeranno, ma le mie parole non passeranno”.

2 Corinzi 2:17: “Noi non siamo infatti come quei molti che falsificano la parola di Dio; ma parliamo mossi da sincerità, da parte di Dio, in presenza di Dio, in Cristo”.

2 Corinzi 4:2: “al contrario, abbiamo rifiutato gli intrighi vergognosi e non ci comportiamo con astuzia né falsifichiamo la parola di Dio, ma rendendo pubblica la verità...”.

2 Corinzi 11:4: “Infatti, se uno viene a predicarvi un altro Gesù, diverso da quello che abbiamo predicato noi, o se si tratta di ricevere uno spirito diverso da quello che avete ricevuto, o un vangelo diverso da quello che avete accettato, voi lo sopportate volentieri”.

1 Timoteo 1:3-7: “Ti ripeto l’esortazione che ti feci mentre andavo in Macedonia, di rimanere a Efeso per ordinare ad alcuni di non insegnare dottrine diverse e di non occuparsi di favole e di genealogie senza fine...Alcuni hanno deviato da queste cose e si sono abbandonati a discorsi senza senso. Vogliono essere dottori della legge ma in realtà non sanno né quello che dicono né quello che affermano con certezza”; 1 Timoteo 6:3-10.

1 Timoteo 4:6-8: “Esponendo queste cose ai fratelli, tu sarai un buon servitore di Cristo Gesù, nutrito con le parole della fede e della buona dottrina che hai imparata. Ma rifiuta le favole profane e da vecchie; esercitati invece alla pietà...”.

2 Pietro 1:16-21: “..Sappiate prima di tutto questo: che nessuna profezia della Scrittura proviene da un’interpretazione personale; infatti nessuna profezia venne mai dalla volontà dell’uomo, ma degli uomini hanno parlato da parte di Dio, perché sospinti dallo Spirito Santo”.

Giacomo 1:22: “Ma mettete in pratica la parola e non ascoltatela soltanto, illudendo, voi stessi”.

Ebrei 13:8-9: “Gesù Cristo è lo stesso ieri, oggi e in eterno. Non vi lasciate trasportare qua e là da diversi e strani insegnamenti; perché è bene che il cuore sia reso saldo dalla grazia, non da pratiche relative a vivande, dalle quali non trassero alcun beneficio quelli che le osservavano”; Ebrei 9:9-10.

Marco 7:1-13: “...(..Vi sono molte altre cose che osservano per tradizione: abluzioni di calici, di boccali e di vasi di rame). I farisei e gli scribi gli domandarono: <Perchè i tuoi discepoli non seguono la tradizione degli antichi, ma prendono cibo con mani impure?> E Gesù disse loro:<Ben profetizzò Isaia di voi, ipocriti, com’è scritto:<<Questo popolo mi onora con le labbra, ma il loro cuore è lontano da me. Invano mi rendono il loro culto, insegnando dottrine che sono precetti di uomini>>. Avendo tralasciato il comandamento di Dio vi attenete alla tradizione degli uomini>. Diceva loro ancora: <Come sapete bene annullare il comandamento di Dio per osservare la tradizione vostra! Mosè infatti ha detto:<<Onora tuo padre e tua madre>> e <<Chi maledice padre o madre sia condannato a morte>>. Voi, invece, se uno dice a suo padre o a sua madre: <<Quello con cui potrei assisterti è Corban>> (vale a dire un’offerta a Dio) non gli lasciate più far niente per suo padre o sua madre, annullando così la parola di Dio con la tradizione che voi vi siete tramandata. Di cose simili ne fate molte>”.

Matteo 19:16-21 (rispettare i comandamenti è cosa necessaria); Luca 11:28: “Beati piuttosto quelli che ascoltano la parola di Dio e la mettono in pratica!”.

Pedro

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19/02/2012 17:52
 
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In questi passi citati si ha la certezza di come sia importante, utile e necessario praticare con fedeltà i comandamenti e la Parola di Dio, anziché la tradizione degli uomini. La Chiesa Cattolica Romana, ma anche altre religioni cristiane affermano che la tradizione va rispettata a pari merito della Parola di Dio e le praticano entrambi, almeno così dicono. In realtà soprattutto la Chiesa Romana rispetta e pratica molto più la sua tradizione secolare pagana, anziché la Parola di Dio; si manipola quest’ultima per assoggettarla alle ideologie già possedute derivanti dalle tradizioni secolari.

Noi sappiamo invece che solo la Parola di Dio, deve essere presa in considerazione come fonte di verità, altrimenti agiremmo come i farisei e gli scribi descritti in Marco 7:1-13, e tanti altri descritti negli altri passi biblici. Ed è proprio del passo di Marco che vorrei parlare: questi farisei e scribi del tempo di Gesù avevano modificato il quinto comandamento del decalogo divino (“Onora tuo padre e tua madre..”) a causa della loro tradizione, cioè, rispettavano questa, più della legge di Dio. I religiosi cattolici sono del tutto simili a loro, anzi direi molto peggio; citando l’esempio dei comandamenti, si potrebbe dire per esempio che mentre i giudei di quel tempo si erano limitati solo a modificare il senso di alcuni comandamenti del decalogo, i religiosi della Chiesa di Roma, hanno debellato invece completamente il secondo comandamento di Mosè: Esodo 20:1-17; Deut. 5:6-21 sdoppiando il decimo in due comandamenti per recuperare quello tolto, così da averne sempre dieci. Purtroppo non fanno solo questo, ma tanto e tanto altro ancora. I farisei e gli scribi erano inferiori in ipocrisia a questi religiosi di oggi. La tradizione cattolica è fatta di tutte le dottrine che nel corso dei secoli si sono aggiunte all’insegnamento della Bibbia, di Gesù e degli apostoli. Il contatto tra il popolo e la Parola di Dio nel corso dei secoli è stato sempre ostacolato dalla gerarchia cattolica, sia con una interpretazione molto parziale, sia con la proibizione pura e semplice della sua lettura e stampa nella lingua del popolo (lingua volgare).

Il Papa Gregorio Magno (590-604) istituì, che nella liturgia, l’unica lingua ammessa fosse il latino (ciò fu debellato solamente nel Concilio Vaticano II), tanto che il popolo non poteva comprendere le già rare letture bibliche nelle funzioni religiose. Si andava sempre più verso la proibizione totale delle Sacre Scritture.

Il Concilio di Tarragona del 1234 decretò: “Nessuno ha il diritto di leggere o di diffondere l’Antico o il Nuovo Testamento sotto pena di essere accusato di eresia”. E pensare che la Parola di Dio è stata data a tutti per istruire, per aumentare la fede, la speranza e la conoscenza nella verità del Creatore in Cristo Gesù (Atti 17:11; 2 Timoteo 3:14-17).

Quelli che in qualche modo leggevano la Bibbia e ne diffondevano il messaggio in semplicità, venivano perseguitati, torturati e spesso anche uccisi sotto lo stampo di eretici.

A proposito, vorrei farvi leggere un documento storico molto interessante conservato nella biblioteca nazionale di Parigi, e pubblicato in data 3 Novembre 1911 a Gerusalemme, dalla rivista settimanale “The Truth” (La Verità). Questo documento contiene dei consigli che i cardinali diedero al Papa Giulio III all’epoca della sua elezione alla Santa Sede nell’anno 1550.

Pedro

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19/02/2012 17:53
 
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Documento storico al tempo della Riforma

Foglio B-N.1088- Vol. II - pagg. 641-650

Questo documento è conservato nella Biblioteca Nazionale di Parigi e contiene alcuni consigli che i cardinali diedero al Papa Giulio III all’epoca della sua elezione alla Santa Sede nell’anno 1550.

“Fra tutti i consigli che possiamo avere a presentare alla Sua Santità, ne riserviamo il più importante in ultimo. Dobbiamo tenere gli occhi bene aperti ed intervenire con tutta la potenza nostra nell’affare che abbiamo da considerare”.

Trattasi di quanto segue:

La lettura del Vangelo non deve essere permessa che il meno possibile, specialmente nelle lingue moderne e nei paesi sottomessi alla vostra autorità. Il pochissimo che viene letto generalmente alla messa dovrebbe bastare e devesi proibire a chiunque di leggere di più.

Finché il popolo si contenterà di quel poco, i vostri interessi prospereranno; ma nel momento che se ne vorrà leggere di più, i vostri interessi cominceranno a soffrire.

Ecco il libro che più di nessun altro provocò contro di noi le ribellioni, le tempeste che hanno arrischiato di perderci.

Difatti, se alcuno esamina accuratamente l’insegnamento della Bibbia e lo paragona a quanto succede nelle nostre chiese, troverà ben presto le contraddizioni e vedrà che il nostro insegnamento spesso si scarta da quello della Bibbia e più spesso ancora è in opposizione ad essa.

Se il popolo si rende conto di questo ci provocherà senza requie finché tutto venga svelato ed allora diventeremo l’oggetto della derisione e dell’odio universale.

È necessario dunque che la Bibbia venga tolta e strappata dalle mani del popolo però con gran prudenza per non provocare tumulti

”.

Inutile ogni commento! Molti, che ebbero l’iniziativa di tradurre le Sacre Scritture nella lingua del popolo, furono, alcuni, perseguitati e altri anche uccisi.

Pedro

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19/02/2012 18:00
 
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È, solo, a partire dal Pontificato di Leone XIII (1878-1903) che nella Chiesa Romana si comincia a parlare di ricerca biblica e di società bibliche; si nota una certa disponibilità alla ricerca, al tradurre le Sacre Scritture nelle lingue del popolo, per arrivare poi all’apertura più completa espressa nel Concilio Vaticano II. C’è da dire anche che, se con il Concilio Vaticano II, si ha più libertà nel parlare, nel promuovere e diffondere il messaggio biblico in semplicità, senza rischi di essere perseguitati o uccisi, provo un senso di angoscia mortale, nel pensare che per secoli e secoli, milioni e milioni di individui, sono stati privati della lettura istruttiva, santa e consolatrice della Bibbia e che sia stato loro obbligato di non cercare e di non credere in una verità che non fosse esclusivamente quella della Chiesa Romana, e perfino vietato, di ascoltare le belle parole confortanti di Gesù nei luoghi di culto, perché tutto veniva quasi esclusivamente celebrato in lingua latina, ed è facile pensare che la stragrande maggioranza del popolo cattolico non comprendesse alcunché.

Nel 1442 il Concilio Ecumenico di Firenze nel suo decreto <pro Iacobitis> afferma: “Nessuno di quelli che sono fuori dalla Chiesa Cattolica, non solo i pagani, ma neppure i giudei o gli eretici o gli scismatici possono conseguire la vita eterna; essi invece sono destinati al fuoco eterno, preparato per il diavolo e i suoi angeli se prima della morte non si saranno aggregati ad essa... nessuno per quante elemosine abbia potuto fare ed anche se avesse versato il proprio sangue per il nome di Cristo si può salvare se non è rimasto nel seno e nell’unità della Chiesa Cattolica”.

Nel 1866 prima ancora di istituire il dogma dell’infallibilità papale, Pio IX si era così espresso: “Io sono il successore dell’apostolo Pietro, il Vicario di Gesù Cristo, io solo ho il compito di guidare e governare la barca di Pietro; io sono la via, la verità, la vita. (Ciò è un abominio vedere in Giov. 14:6). Chi è con me è nella Chiesa, chi non è con me è fuori dalla Chiesa, è fuori della via, della verità e della vita”.

È a dir poco abominevole quanto detto da Pio IX, ma non è tutto; nel 1870 Pio IX (1846-1878), dopo che la Chiesa di Roma aveva subito un indebolimento politico e militare crescente con la Riforma, pensò bene di ricorrere a nuove misure per preservare il potere dei Papi e della Chiesa; egli promulgò il dogma dell’infallibilità pontificia e si mise al posto di Dio. Con l’infallibilità si intende che quando parla il Papa riguardo a dottrine, dogmi o comunque ad interessi della Chiesa, è Dio che parla. Ciò doveva servire per legare più strettamente i cattolici al potere papale. Questo fu anche un abissale legaccio, in quanto affermando l’infallibilità pontificia si dichiarava che le dottrine e i dogmi di fede emanati da qualsiasi Papa, presente, passato e futuro sono infallibili e rimangono tali e senza errore; è Dio che le ha ordinate attraverso il Vicario di Gesù in terra. Quindi, oggi, anche gli stessi teologi cattolici, pur trovando puerili e contraddittorie molte dottrine e affermazioni fatte da molti Papi, in virtù di tale dogma si rende obbligatorio continuare a promuovere tutte le dottrine emanate da qualsiasi Papa, e quando le contraddizioni sono eclatanti, in tal caso si agisce con cautela, cercando di rendere la cosa il meno evidente possibile.

Pedro

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19/02/2012 18:01
 
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C’è da dire, che prima del dogma di Pio IX si credeva solo nell’infallibilità conciliare, ovvero, nell’infallibilità solo delle dottrine e dei dogmi emanati dai Concili. Questo Papa ha toccato il culmine della menzogna, dell’orgoglio e dell’egoismo; si è dichiarato “la via, la verità e la vita”, quando invece noi sappiamo bene che solo Gesù ha tali attributi. Come può un uomo dichiararsi infallibile? È abominevole solo pensarlo; questi invece ne ha fatto un dogma di fede infischiandosene di Dio e della sua Parola. Oggi, dopo il Concilio Vaticano II, si afferma che anche altri credenti non cattolici possono essere salvati e che si possono ritenere fratelli anche coloro che sono usciti dalla Chiesa di Roma o che non lo sono mai stati, ma che comunque sono cristiani. Per secoli, i Concili e i vari Papi avevano ritenuto condannati all’inferno e perseguitato coloro che si erano attenuti ad un modello biblico diverso da quello cattolico, ad un modello semplice e vero nelle intenzioni; eppure oggi si crede e si agisce diversamente. Com’è possibile ciò? Dio ha cambiato idea? Se era Dio che ispirava i vari Concili Cattolici e i vari Papi nel prendere misure drastiche e malvagie, nel porsi con pregiudizi, persecuzioni e con comportamenti e atti inquisizionali nei confronti di coloro che osavano semplicemente leggere la Bibbia o cercavano di diffonderla o tentavano di tradurla nella lingua popolare per farla conoscere a tanti altri, come mai Dio oggi la pensa diversamente? È chiaro che Dio nei confronti di costoro non ha ispirato alcunché; questi sono stati e sono tutt’ora nella menzogna, nell’ipocrisia, nella legge dell’orgoglio e dell’egoismo. Dio non può avere ispirato nulla di simile a questo, che per secoli si è tragicamente attuato e dottrinalmente inventato. Oggi Dio non può e non vuole ancora ispirare il Papa e la Chiesa Romana, anche se questi si predispongono in modo più tollerante e pacifico, perché comunque ne mantengono le orme, le dottrine, i dogmi e le invenzioni abominevoli e menzognere di vario tipo, tutte ben nascoste o quasi, sotto un pio manto che copre tutta una buia storia secolare, politica, economica e militare della Chiesa Romana, senza parlare dell’Inquisizione, delle Crociate e di tante altre carognate dei Papi e dei preti cattolici nella storia.

Questo argomento del Papato e dell’infallibilità pontificia verrà ripreso più approfonditamente nello studio del “Papato cattolico”.

Gli apostoli dichiararono che sarebbero venuti molti falsi dottori e profeti che avrebbero introdotto false dottrine ed eresie occultando la verità.

2 Timoteo 4:3-4: “Infatti verrà il tempo che non sopporteranno più la sana dottrina, ma, per prurito di udire, si cercheranno maestri in gran numero secondo le proprie voglie, e distoglieranno le orecchie dalla verità e si volgeranno alle favole”.

1 Giov. 4-1: “Carissimi, non crediate ad ogni spirito, ma provate gli spiriti per sapere se sono da Dio; perché molti falsi profeti sono sorti nel mondo”.

2 Pietro 2:1-3: “...come ci saranno anche tra di voi falsi dottori che introdurranno occultamente eresie di perdizione... Molti li seguiranno nella loro dissolutezza; e a causa loro la via della verità sarà diffamata. Nella loro cupidigia vi sfrutteranno con parole false...”.

2 Pietro 3:15-16: “...In esse ci sono alcune cose difficili a capirsi, che gli uomini ignoranti e instabili travisano a loro perdizione come anche le altre Scritture”.

Atti 20:29-31: “Io so che dopo la mia partenza si introdurranno fra di voi lupi rapaci, i quali non risparmieranno il gregge; e anche tra voi stessi sorgeranno uomini che insegneranno cose perverse per trascinarsi dietro i discepoli...”.

2 Tessalonicesi 2:9-12: “La venuta di quell’empio avrà luogo, per l’azione efficacia di Satana, con ogni sorta di opere potenti, di segni e di prodigi bugiardi, con ogni tipo d’inganno e di iniquità a danno di quelli che periscono perché non hanno aperto il cuore all’amore della verità per essere salvati. Perciò Dio manda loro una potenza d’errore perché credano alla menzogna; affinché tutti quelli che non hanno creduto alla verità ma si sono compiaciuti nell’iniquità, siano giudicati”.

2 Corinzi 11:14-15: “Non c’è da meravigliarsene, perché anche Satana si traveste da angelo di luce. Non è dunque cosa eccezionale se anche i suoi servitori si travestono da servitori di giustizia; la loro fine sarà secondo le loro opere”.

Anche Gesù profetizza a riguardo in Matt. 24:23-25: “... perché sorgeranno falsi cristi e falsi profeti, e faranno grandi segni e prodigi da sedurre, se fosse possibile anche gli eletti...” (Matt. 7:21-23).

Infine in 1 Timoteo 4:1-3 Paolo dice: “Ma lo Spirito dice esplicitamente che nei tempi futuri alcuni apostateranno dalla fede, dando retta a spiriti seduttori e a dottrine di demoni, sviati dall’ipocrisia di uomini bugiardi, segnati da un marchio nella propria coscienza. Essi vieteranno il matrimonio...”.

È chiaro come questa profezia riguardo al divieto del matrimonio ma non solo, si sia realizzata certamente con l’iniqua opera della Chiesa Cattolica. Essa vieta il matrimonio ai preti perché questi devono compiere “un ministero divino”. Leggere 1Timoteo 3:2: “Bisogna dunque che il vescovo sia irreprensibile, marito di una sola moglie...”® Tito 1-6.

1 Corinzi 9:5: “Non abbiamo il diritto di condurre con noi una moglie, sorella in fede, come fanno anche gli altri apostoli e i fratelli del Signore e Cefa?”. L’apostolo Pietro (Cefa) che i teologi cattolici definiscono “primo Papa”, era sposato (Marco 1:29-31; Luca 4:38-39; Matt. 8:14-15). Inutile ogni commento!

Riguardo al celibato, la Scrittura lo nega e anzi si oppone a tale direttiva forzata della Chiesa Romana: 1 Corinzi 7:8-9; 1 Timoteo 3:2,4. Il celibato dei preti fu decretato da Papa Gregorio VII nell’anno 1079. Pietro era sposato: 1 Corinzi 9:5; Matt. 8:14-15, ecc., e anche altri apostoli lo erano.

Pedro

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19/02/2012 18:02
 
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La Chiesa Romana ha introdotto a poco a poco le sue dottrine e i suoi dogmi di fede; ciò dovrebbe ancora di più aiutare un vero credente ad intuire e comprendere, come, mentre nella Bibbia le dottrine sono da sempre rivelate e scritte, per la Chiesa Romana ci sono voluti numerosi secoli per completare ed arrivare alle loro odierne dottrine; di tanto in tanto, di secolo in secolo, infatti, si introduceva una dottrina nuova, un dogma nuovo, fino ad arrivare al completo ed abominevole credo cattolico di oggi. Gesù disse anche in Matt. 23:5-12: “...Ma voi non vi fate chiamare ‘Rabbi’; perché uno solo è il vostro Maestro e voi siete tutti fratelli. Non chiamate nessuno sulla terra vostro padre, perché uno solo è il Padre vostro, quello che è nei cieli. Non vi fate chiamare guide, perché una sola è la vostra Guida, il Cristo...”. Come si spiegano prendendo in considerazione le parole appena citate di Gesù i titoli di “Santo Padre”, “Sua Santità”, “Pontefice Massimo”, “Papa”, “Padre” (nel senso di Padre spirituale, come titolo dato ai preti cattolici) adottati nel seno della Chiesa Cattolica? Anche qui è inutile alcun commento! Gli ecclesiastici cattolici, ma non solo, sono anche simili ai religiosi giudei del tempo di Gesù (Marco 12-38-40; Luca 20:45-47; Luca 11:43; Matt. 23-1-34; Giov. 5:44), amano passeggiare in lunghe vesti, mettersi in mostra con lunghe preghiere, amano anche i saluti nelle piazze e i primi posti nei conviti, e prendere gloria gli uni dagli altri.

Il Papa Giovanni Paolo II, il 12 Marzo del 2000, chiese perdono per gli errori commessi dalla Chiesa Romana riguardo alle Inquisizioni e alle Crociate, per gli errori pratici e quindi visibili, ma non si sarebbe dovuto pensare forse anche di chiedere perdono per gli errori spirituali riguardo alle dottrine e i dogmi di fede errati che ha operato e continua ad operare la Chiesa Romana? Se si è potuto sbagliare nelle opere, lo si è potuto fare anche nelle dottrine e nei dogmi di fede; ma ammettere ciò sarebbe estremamente difficile per qualsiasi Papa, visto poi che non è neanche necessario, perché bisognerebbe provare tutto questo (per costringere la Chiesa Romana ad ammettere, che tali errori ci sono), in modo “scandalosamente eclatante”, visto poi che la tradizione secolare dalla Chiesa post-primitiva in poi è in gran misura dalla parte cattolica (ma non quella apostolica e della Chiesa post-primitiva sino al IV sec. d.C.).

La Sacra Scrittura contraddice molto efficacemente e in modo certo e preciso le inique dottrine e dogmi di fede cattolici, ma lo fa però in un modo tale da non attirare l’attenzione della “massa”, quindi non si viene a creare da parte cattolica l’obbligo nel dover rivelare o quanto meno rivedere alcune o molte questioni dottrinali. L’Inquisizione, le Crociate e quant’altro sono fatti di pubblico dominio oggi, e, quindi, si esigeva da parte della Chiesa Romana una richiesta di perdono e un’ammissione pubblica di avvenuti fatti, circostanze e opere compromettenti. La Sacra Scrittura, si oppone ferocemente alla tradizione cattolica romana. La richiesta di perdono da parte del Papa, non ha impiegato un grosso sacrificio, nell’accettazione da parte del popolo cattolico, per il semplice motivo che tali fatti e opere del passato (dei quali la stragrande maggioranza della gente di oggi sa poco o niente), non hanno toccato direttamente i cattolici di oggi. A differenza delle donne e degli uomini del passato, quelli di oggi non hanno e non possono avere la sensibilità e la capacità di comprendere a pieno le barbarie e le carognate subite da gente estremamente indifesa, nelle epoche buie del Medioevo e non solo. In pratica, bisognerebbe aver vissuto in quei tempi, aver fatto parte della cerchia di quei milioni di individui che sono stati torturati, perseguitati e uccisi, per comprendere pienamente il potere satanico che ha posseduto e possiede tutt’ora la Chiesa Internazionale Cattolica Romana.

Le barbarie della Chiesa Romana erano operate sia a livello psicologico che fisico, senza alcun tipo di ritegno per la dignità dell’uomo, creato a immagine e somiglianza di Dio.

Pedro

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19/02/2012 18:03
 
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Il Papa chiese perdono per delle azioni tragiche e drammatiche commesse dalla sua Chiesa; ma perché non ammettere e confessare anche gli errori dottrinali istituiti dagli stessi Papi, che così ferocemente sbagliarono il loro operato per il quale oggi si chiede il perdono? Risposta: perché per l’operato della Chiesa Romana non c’è nulla oggi che possa nascondere gli avvenimenti tragici del passato, mentre per le dottrine inique inventate che possiamo definire “errori di teoria” è più difficile, ma non impossibile, costringere la Chiesa Romana ad ammettere e dimostrare la sua applicata erroneità; quindi, nessuno si preoccupa agli alti livelli, nella nefanda Chiesa di ammettere ufficialmente e chiedere perdono e magari tendere al cambiamento da questi “errori di teoria”. D’altro canto ciò che rafforza la Chiesa di Roma da un lato, è la tradizione di tali dottrine tramandate da secoli, ovvero da troppo tempo per alcune, per essere oggi disconosciute. Ciò però può risultare oltremodo sfavorevole alla Chiesa Cattolica stessa, perché tale metodo dimostra inconfutabilmente che la maggior parte delle dottrine cattoliche, e direi anche alcune tra le più importanti, siano nate di tempo in tempo, di secolo in secolo e ciò dimostrerebbe chiaramente come queste siano legate alla mentalità e cultura umana delle varie epoche e non allo Spirito Santo che al contrario ha rivelato le verità riguardo a Dio una volta e per sempre nella Bibbia, non di tanto in tanto nei secoli a uomini egoisti e menzogneri come sono stati i Papi della Chiesa Romana. Se questi Papi e i vari Concili cattolici hanno sbagliato nel decidere riguardo all’Inquisizione, alle Crociate, al proibire di leggere la Bibbia, di diffonderla, di stamparla, ecc., quando invece dicevano di eseguire precisi ordini da parte di Dio, sotto la spinta dello Spirito Santo (se si vuole sapere di più a tale riguardo, fare una ricerca sulle lettere conciliari e pontificie nei secoli dell’Inquisizione, si leggeranno cose a dir poco tragiche e contraddittorie), non è possibile che abbiano potuto sbagliare anche riguardo alle dottrine da loro stessi emanate? Non è possibile, è certo, visto che la Bibbia ce lo dichiara apertamente. Anche se volesse il Papa, riguardo alle dottrine e ai dogmi di fede della sua Chiesa non potrebbe dir nulla a sfavore, perché c’è la famosa infallibilità papale del 1870 riguardo alla quale qualsiasi dottrina o dogma istituita da un Papa è infallibile e non revocabile, perché istituita dal “Vicario di Cristo in terra”, “l’infallibile uomo di Gesù”. Noi sappiamo che solo Dio è infallibile. È un dato certo che il promuovere ed istituire guerre, Crociate, Inquisizioni con i loro tremendi tribunali, torture, persecuzioni, proibizioni, sono stati decisi dai Concili e dai vari Papi. Queste decisioni conciliari e papali non erano sempre direttive riguardo alla fede e alla Chiesa? Non dovevano essere infallibili anche in questa circostanza? Perché non lo sono stati? Risposta: perché nessuno di essi lo è! L’unico Concilio ispirato da Dio è quello biblico di Gerusalemme nel quale, oltretutto, non vi fu un’elencazione di dottrine riguardo alla fede, perché tutto era stato già compiuto, ma vi furono solo delle norme da seguire per camminare rettamente nella fede, secondo la volontà divina, ossia un’elencazione di alcune cose nei riguardi di cristiani usciti dal paganesimo, già conosciute dai giudei, e dai giudei cristiani, nulla di nuovo quindi! Nella Chiesa Cattolica, si è susseguita, nei secoli, un’invenzione dopo l’altra, e si è arrivati ad una organizzazione religiosa cristiana che non è più degna, già da secoli e secoli, di essere definita come tale (ovvero cristiana). Nei tempi moderni la gerarchia ecclesiastica romana non può più permettersi di fare opposizione alle traduzioni e alla diffusione della Bibbia. Ha dovuto rinunciare a questa forma di lotta contro la Parola di Dio. La rapida diffusione della Bibbia è stata ed è una grossa spina nel fianco per la Chiesa Romana. In effetti, il numero di quelli che ogni anno abbandonano il Cattolicesimo in seguito alla lettura e studio della Bibbia aumenta (anche se spesso però passano dalla pentola alla brace). I teologi cattolici, dal canto loro, nelle varie edizioni delle loro bibbie tradotte nelle varie lingue, sono costretti ad inserire nella parte inferiore delle pagine del testo, le varie interpretazioni dottrinali cattoliche riguardo a molti passi che potrebbero svegliare dal sonno il lettore cattolico. Così mascherano il contrasto (o almeno cercano), fra la Parola di Dio e le varie dottrine cattoliche. La Bibbia non dovrebbe avere note esplicative da parte dell’uomo, in quanto la Parola di Dio si interpreta da sé. Come visto, cambiano i modi ma la Chiesa Cattolica usa sempre mezzi ipocriti e menzogneri per fare accettare le proprie dottrine: un tempo con la proibizione della lettura biblica e la violenza e l’uccisione per chi trasgrediva i suoi dettami, oggi con una più raffinata e sottile forza di persuasione; d’altronde non potrebbe fare altrimenti, visto che il mondo di oggi, pieno di libertà democratica, è affamato di cultura e di conoscenza, anche se molto spesso o quasi sempre gli obiettivi sono tutt’altro che la conoscenza di Dio.

Pedro

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19/02/2012 18:03
 
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Vediamo, come nel corso dei secoli, nella Chiesa Romana, si siano accumulate una serie di dottrine umane; per alcune, prima di essere idealizzate e dogmatizzate, ci sono voluti molto secoli, per altre è bastato il capriccio di un iniquo Papa o di un iniquo Concilio. La verità è tutta nelle Sacre Scritture, ma i teologi cattolici, di tanto in tanto, inventarono una dottrina e la dogmatizzarono. Qui ne presentiamo alcune:

Nell’anno 431, nel Concilio di Efeso fu ufficializzato il culto di Maria e fu dichiarata “Madre di Dio”.

Nell’anno 787, nel secondo Concilio di Nicea fu introdotto ufficialmente il culto delle immagini e delle reliquie.

Nel 1079, fu decretato da Papa Gregorio VII il celibato dei preti.

Nel 1090, Pietro l’Eremita introdusse la corona del Rosario.

Nell’anno 850, sotto Papa Leone IV comparvero per la prima volta le Indulgenze; la vendita di esse iniziò nell’anno 1190, fino all’epoca della Riforma.

Nel 1215, fu decretato da Papa Innocenzo III il dogma della Transustanziazione.

Nel 1215, nel Concilio Laterano Papa Innocenzo III istituì la confessione auricolare o confessione dei peccati all’orecchio del prete con l’assoluzione.

Nel 1220, Papa Onorio III sancì l’adorazione dell’ostia.

Nel 1414, al Concilio di Costanza la Chiesa Romana proibì il calice ai fedeli nella comunione.

Verso l’anno 593, fu idealizzata la dottrina del Purgatorio da Gregorio Magno, la quale fu considerata come dogma di fede, invece solo nel Concilio di Firenze nell’anno 1439.

Nell’anno 1545, con il Concilio di Trento si dichiarò che la tradizione deve essere ritenuta di eguale autorità alla Bibbia.

Nell’anno 1854, Papa Pio IX istituì come dogma di fede l’Immacolata Concezione di Maria.

Nell’anno 1870, Papa Pio IX stabilì il dogma dell’infallibilità papale.

Nell’anno 1950, Papa Pio XII proclamò come dogma di fede l’Assunzione della Vergine Maria in cielo.

E potremmo andare via via di seguito elencando decine e decine di altre inique dottrine istituite dalla Chiesa Romana. La Chiesa di Dio non è un luogo di adulteri, pagani, idolatri e quant’altro, che fanno solo numero e che riempiono le sale delle chiese cattoliche e di tante altre denominazioni, ma che di Cristo, della conoscenza, della verità e del giusto insegnamento c’è ben poco. Gesù non vuole il numero senza valore e senza onore, ma piuttosto Egli vuole gente, uomini, donne, individui, che credono con il cuore a Cristo Risorto e che mettono in pratica i comandamenti, la verità, l’amore e la giustizia.

Pedro

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19/02/2012 18:04
 
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La Chiesa locale di Roma ebbe sempre un posto importante nella cristianità post-primitiva.

La ragione è che Roma per secoli è stata il cuore dell’impero romano, e la sua importanza non venne meno neanche quando Costantino l’imperatore fece di Costantinopoli la nuova capitale politica dell’impero. La Chiesa di Cristo delle origini rimase pura e fedele, in linea di massima per circa trecento anni dalla sua nascita, al tempo degli apostoli.

Quella fu l’epoca dei martiri della fede a causa delle persecuzioni della Roma pagana. Avvenne poi pian piano che la Chiesa locale di Roma essendo nella Roma pagana, iniziò ad avere più prestigio, potere ed autorità sulle altre, fino ad arrivare ai giorni nostri.

Con la “conversione” di Costantino il Grande, il cristianesimo iniziava un’era di favoritismi da parte dell’impero romano. I cristiani non venivano più perseguitati ed i luoghi di culto venivano resi liberi; ma nello stesso tempo iniziava un’era buia per il cristianesimo vero.

Pedro

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19/02/2012 18:05
 
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Costantino nel 313 a Milano promulgò con Licinio: “l’Editto di tolleranza” concedendo libertà di culto ai cristiani. Questo fu il primo passo per l’inizio della creazione di quella Chiesa Pagana di “massa” che è l’odierna Chiesa Cattolica Romana. Ma il fatto più importante si ebbe alcuni decenni dopo la morte di Costantino con: l’“Editto di Tessalonica” emesso da Teodosio (imperatore d’Oriente) con il consenso anche di Graziano (Imperatore d’Occidente) nel 380, in cui si proclamò il cristianesimo religione ufficiale di Stato. Teodosio e Graziano erano gli Imperatori dell’Impero Romano che a quel tempo era diviso in due parti, oriente ed occidente. Ma ecco l’Editto come ci è stato conservato nel codice di Giustiniano, l’Imperatore che promosse la sistemazione del diritto romano nel IV secolo; l’Editto era scritto in latino, ma qui è tradotto in italiano:

“Gli imperatori Graziano Valentiniano e Teodosio al popolo della città di Costantinopoli. Tutte le nazioni governate dalla nostra clemenza rimarranno in quella religione che fu tramandata dall’apostolo Pietro ai romani, e che ora è seguita dal pontefice Damaso e da Pietro vescovo d’Alessandria ed uomo dalla Santità Apostolica, in modo che crediamo, che secondo l’insegnamento Apostolico e la dottrina evangelica, v’è un solo Dio, che sussiste in tre persone, Padre, Figlio e Spirito Santo, che godono della stessa dignità e quindi costituiscono la Santa Trinità.

Ordiniamo dunque a quelli che osservano questa legge di prendere il nome di Cristiani Cattolici, mentre tutti gli altri, che noi riteniamo stupidi e pazzi, devono essere dichiarati eretici. Essi saranno puniti dall’ira di Dio, ma anche dalla nostra Autorità, guidati come siamo dalla sapienza divina”

.

(Nell’Editto si fa accenno al termine “pontefice”. Esso non riguarda ancora il titolo assoluto che in seguito, secoli dopo, verrà dato al vescovo di Roma; in quei tempi antichi i pontefici erano dei vescovi con particolari incarichi di posizione. Secoli dopo il titolo di “Pontifex Maximus” fu assunto dal vescovo di Roma che divenne il Pontefice assoluto [il Papa] Capo della Chiesa Cattolica Romana)

.

Da questo Editto si deduce che la Chiesa locale di Roma era considerata dagli Imperatori come un importante punto di riferimento per la fede cristiana. Anche se nell’Editto è menzionato il vescovo della Chiesa d’Alessandria, è un fatto che la Chiesa locale di Roma acquistò sempre più importanza e la fede, ivi professata, era l’unica ammessa nell’impero.

Pedro

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19/02/2012 18:10
 
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I pagani cominciavano ad essere perseguitati, e tra il 391 e il 392 i sacrifici pagani furono proibiti e molti templi furono chiusi. Possiamo, dunque, dire che per l’anno 394 il cristianesimo era diventato una vera e propria religione di Stato e che l’impero era stato “cristianizzato” nel senso che essere cristiani non era più soltanto una questione personale in Cristo, ma anche una questione politica. D’altro canto è vero anche che la stessa cristianità fu romanizzata e paganizzata in questo stesso processo, che possiamo definire bilaterale. In tutto questo la Chiesa locale di Roma con il suo vescovo aveva sempre più la preminenza sulle altre chiese. Si arriva poi con Gelasio I, vescovo di Roma (dal 492 al 496), con il suo “Decreto Gelasiano” nel quale si hanno le prime asserzioni chiare ad una supremazia del vescovo di Roma su tutta la Chiesa Cristiana. Da premettere che, prima, i cristiani, per via delle persecuzioni, si riunivano clandestinamente per non essere incarcerati, ma poi, in un primo momento con la conversione di Costantino (con l’“Editto di Tolleranza”), e in seguito con l’“Editto di Tessalonica”, ingenuamente credendo di vedere esplicitamente la liberazione dai loro problemi, essi si adeguarono (anche se non tutti) a queste nuove riforme imperiali “favorevoli” a loro. Ma questi non sapevano a cosa sarebbero andati incontro le loro chiese e comunità cristiane impregnate ancora di vera fede verso Cristo, da lì a poco tempo. Prima di allora, le chiese cristiane, non erano altro che comunioni di veri credenti, che riunitisi clandestinamente in casa di qualcuno o in altro luogo adoravano Dio in verità e con sincera fede. (La Chiesa di Cristo non è un edificio ma è l’adunanza dei veri fedeli riuniti nel nome del Signore: 1Corinzi 16:19; Colossesi 4:15. La Chiesa come corpo mistico di Gesù è costituita da tutti i credenti “rigenerati dallo Spirito Santo” che trascende ogni movimento organizzato, in quanto nessuna struttura esistente sulla terra rappresenta unicamente ed appieno il corpo mistico di Cristo Gesù. Ogni credente veramente rigenerato dallo Spirito Santo è un membro della vera Chiesa di Cristo che non è, ripeto, un edificio bello, fatto di pietre o un movimento, o un organizzazione religiosa ma la comunità universale di soli credenti veramente nati di nuovo). È con la “conversione di Costantino” e con la cristianità che divenne religione di stato (“Editto di Tessalonica”), che via via andando, si hanno sempre più, le prime “spettacolari” costruzioni delle basiliche, delle chiese intese come edifici, ecc..

Sin dalla “conversione” di Costantino, ma soprattutto con “l’Editto di Tessalonica” quando il cristianesimo fu ufficialmente dichiarato religione di Stato, avvenne che moltitudini di pagani furono ammessi e costretti ad entrare nelle chiese cristiane, ma ahimè, col solo battesimo d’acqua senza il ravvedimento e la conversione del cuore. Essi portarono in seno alle chiese cristiane i loro riti pagani, le loro cerimonie, le loro ideologie e la loro predisposizione verso un’iniqua trascendenza del divino attraverso la rappresentazione di immagini, sculture ed idoli e tant’altro ancora, facendo sì che la Chiesa divenisse ben presto romanizzata e paganizzata. Si può dire che Costantino con la sua fasulla conversione (egli pur favorendo la cristianità con il suo Editto si battezzò solo poco prima di morire), diede inizio a quello che poi sarà il potere pagano della Chiesa Romana fino ai giorni nostri. I cristiani clandestini di quel tempo non potevano ben immaginare a cosa tutto ciò avrebbe dato inizio e portato nella storia del cristianesimo; non sapevano che collaborando si sarebbe arrivati alla paganizzazione e romanizzazione di molte chiese che invece prima, seppure in modo clandestino, erano però impregnate di vera dottrina e di sana fede. La vera dottrina cristiana si trova tutta nella Bibbia e soprattutto nei vangeli e nelle lettere degli apostoli. La Chiesa Romana alle vere dottrine vi ha aggiunto quelle false (annullando pure molte sane dottrine bibliche), pratiche pagane, ecc.. Per cui ha assolutamente perso il diritto di denominarsi come religione cristiana. La Chiesa Cattolica Romana, dovrebbe davvero ravvedersi (ma non solo essa) eliminando tutte le dottrine menzognere, la tradizione, i riti e i dogmi di fede pagani contrari alla Parola di Dio o rinunciare a definirsi fede cristiana. La vera Chiesa di Cristo è composta di persone veramente convertite a Gesù (e non solo di individui battezzati in acqua), i cui nomi essendo veri credenti sono scritti nei cieli presso Dio. La Chiesa Romana è invece per la stragrande maggioranza (più del 90%) composta da cristiani battezzati non praticanti, e anche quel 10% circa, praticante, non ha comunque una giusta concezione di Dio, del sacrificio di Cristo per l’espiazione dei peccati e di tanto altro ancora. D’altronde questi vengono battezzati da neonati (pedobattesimo) senza aver scelto Dio e senza aver avuto alcun tipo di ravvedimento e di conversione del cuore (i pochi mesi di vita che hanno quando vengono battezzati non gli danno tali facoltà e possibilità) per cui nella Chiesa Romana (che oggi conta più di un miliardo di membri) troviamo solo il numero, la quantità di “cristiani”, ma non la qualità.

Pedro

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19/02/2012 18:11
 
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È risaputo che i ladri, gli idolatri, gli indovini, i maghi, gli adulteri, i fornicatori, i perversi d’ogni genere, i lussuriosi, i truffatori, i mafiosi e quant’altro ancora, fanno abbondantemente parte del famoso numero dei cattolici nel mondo e sono quelli che fanno numero nelle Chiese Cattoliche Romane. Dio non può volere ciò, non può desiderare una Chiesa Pagana piena di pagani non convertiti che facciano solo numero.

Egli vuole la qualità innanzi tutto e non la quantità senza valore. Dopo “l’Editto di Tessalonica” accadde che, invece di essere i cristiani ad essere perseguitati, ora, lo erano i pagani e venivano incarcerati e puniti, soprattutto se visti coinvolti con i sacrifici pagani. I non cristiani, di quel tempo, trovarono vantaggioso, utile e necessario conformarsi all’ordine dell’Editto imperiale e, quindi, tutto di un colpo, in conseguenza di ciò, nelle chiese cristiane vi furono di gran lunga più pagani non convertiti che veri convertiti.

La Chiesa di Cristo sarebbe dovuta forse diventare grande e maestosa? Avrebbe dovuto raggiungere splendori, unificare religioni e fedi diverse (come buddisti, induisti, musulmani, ecc.) come oggi sta avvenendo pian piano? Convogliare vasti consensi, conquistare potere anche con la forza? (Si studi meglio l’Inquisizione e la storia delle Crociate).

Secondo quanto profetizzato da Gesù, niente di tutto questo: Egli dichiara che la sua Chiesa non sarebbe mai morta (Matt.16:18), ma sarebbe stata però solamente un “piccolo gregge” (Luca 12:32), il quale sarebbe rimasto fedele alla verità. Mi fa dolore vedere con quanta abilità si usa manipolare le Sacre Scritture per conformarle alla tradizione umana, alle ideologie passate e presenti, impregnate di interessi politici ed economici ed influenzati da fattori storico-culturali.

Quando si fa dire alla Bibbia quello che non dice, quando si insegna ciò che non è vero, si produce una realtà senza effetto e senza frutti. E questa è una innegabile realtà nella Chiesa Cattolica Romana.

Matt. 7:21-23: “Non chiunque mi dice: Signore, Signore! entrerà nel regno dei cieli, ma chi fa la volontà del Padre mio che è nei cieli. Molti mi diranno in quel giorno: <Signore, Signore, non abbiamo noi profetizzato in nome tuo e in nome tuo cacciato demòni e fatto in nome tuo molte opere potenti? > Allora dichiarerò loro: < Io non vi ho mai conosciuti; allontanatevi da me, malfattori! >”. Matt. 7:24-27; Luca 6:46-49; Luca 13:23-30.

Un’altra causa,

oltre a quella dovuta al fatto di statalizzare la cristianità come religione ufficiale dell’impero romano, che determinò il paganesimo nel seno del cristianesimo fu ancora prima di tutto ciò lo “gnosticismo”. Con questo termine si identifica l’insieme dei sistemi e delle ideologie che raggiungono la loro massima espansione fra il II e il III secolo d.C., che si intersecano ed oppongono alle dottrine autentiche della comunità cristiana primitiva. Le dottrine dello gnosticismo sono un insieme di ideologie che dalle primitive origini della Chiesa antica e fino al IV secolo, pur essendo prive di vera unità fra loro tendevano tutte a dare un’interpretazione del messaggio cristiano in armonia con le correnti della religiosità e della cultura ellenistico-romana di quel periodo, in cui confluivano elementi di derivazione orientali, neoplatonica e neopitagorica. Furono energicamente combattute dalla comunità cristiana ortodossa antica, ma non mancarono, però, in seguito e anche da subito, di esercitare un notevole influsso nell’interpretazione del messaggio cristiano. In questo lo gnosticismo può essere visto come un chiaro fenomeno di deviazione dal cristianesimo antico autentico, con ricezione di influenze della mitologia pagana, (soprattutto riguardo alle venerazioni di angeli e di essere superiori) sia anteriori allo stesso processo di gnosi che contemporanei a tale processo.

Pedro

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19/02/2012 18:12
 
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Si verificò così, in un tempo relativamente breve, un processo di “sincretismo,” ovvero una fusione fra uno strato pagano (con elementi e fonti soprattutto ellenistiche), e il cristianesimo antico, nel tempo, in parte gnosticizzato. Si ha così il sincretismo cristiano storico, antico, cattolico, che spiega almeno in parte la tendenza a sistemare, nella religione cristiana di “massa”, filosofie ed elementi provenienti dai più vari ambiti.

In altre parole, potremmo dire che il “sincretismo cristiano” fu la fusione storica tra il cristianesimo post-primitivo gradualmente gnosticizzato e le tendenze e gli elementi religiosi pagani. Per essere più chiari, il sincretismo cristiano fu la fusione cronica e definitiva tra un cristianesimo di “massa” posseduto da un processo già in atto di gnosi (che lo aveva in qualche modo preparato all’accettazione di elementi pagani puri o quasi), ed elementi e tendenze religiose pagane.

Questo è il processo di sincretismo storico cristiano cattolico.

Lo gnosticismo è un fenomeno di deviazione dal cristianesimo autentico, con ricezione d’influenze pagane, sovrapposte al messaggio cristiano e alla sua retta elaborazione dogmatica.

Anche il giudaismo nella storia biblica aveva vissuto un processo di “gnosi” e di “sincretismo”. Dai tempi di Mosè, Giosuè, ecc., fino ai tempi di Gesù, la religione giudaica aveva subito mano a mano nel corso della sua storia un percorso parallelo di gnosticismo; in pratica, era stata influenzata da vari ideologie pagane e si era allontanata spesso e per alcune parti definitivamente dalla vera legge e dalla volontà Santa di Dio. Basta leggere il N.T. per vedere come Gesù condanni svariate volte i farisei e gli scribi ed in generale il giudaismo del suo tempo, ormai pieno di tradizioni e di rivelazioni non divine. Il “sincretismo giudaico” si sviluppò, a differenza del “sincretismo cristiano” (che avvenne un unica volta, in un sol colpo), svariate volte nella storia d’Israele ed ebbe ogni volta delle sfaccettature similari, maturando nel suo ripetersi con processi graduali o istantanei. Esso si ebbe, di volta in volta, dalla fusione delle ideologie e delle fonti pagane babilonesi, persiane, ellenistiche e romane con la religione giudaica che subiva parallelamente un processo lento e frammezzato nel tempo di gnosi da parte di elementi e tendenze religiose pagane. Tutto ciò diede vita spesso, nella storia di Israele, ad un giudaismo non biblico e, definitivamente, ad una religione piena di tradizioni e ideologie, alcune delle quali, non scritturali e non divine. Come avvenne per i giudei, così è avvenuto per il cristianesimo di “massa”, che è stato gnosticizzato inizialmente ed infine ha subito un sincretismo, ovvero una fusione catastrofica, cha ha dato vita ad un cristianesimo pagano, estraneo al messaggio delle Sacre Scritture e opposto alla volontà di Dio.

La verità di Dio si trova soltanto nella Bibbia; molte confessioni religiose fanno professione di ispirarsi a questo libro, ma nei fatti lo adoperano solo come paravento, infatti, le loro dottrine sono in contrapposizione con l’insegnamento di Cristo, che è scolpito nelle pagine delle Sacre Scritture.

Se vi diranno, come hanno sempre fatto, che la Bibbia la possono capire solo i “dotti ecclesiastici”, sappiate che è una grave menzogna; è vero il contrario, i semplici e gli umili sono graditi a Dio più di ogni altro.

Appropriatevi della Parola di Dio per camminare secondo i suoi divini insegnamenti.

Pedro

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19/02/2012 18:12
 
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Bisogna seguire Dio secondo i suoi comandamenti. Gesù disse: “insegnando loro a osservare tutte quante le cose che vi ho comandate..” Matt.28:20; “Se voi mi amate, osserverete i miei comandamenti” Giov.14:15; (leggere anche Daniele 9:4-5).

Nessuno ha mai perseguitato i credenti come la Chiesa Romana. Nel 1179 per deliberazione del terzo Concilio Lateranense, si decise di sterminare gli “eretici” (soprattutto Albigesi e Valdesi).

Così dal XIII al XV secolo si compì un grande sforzo per eliminarli tutti. Gli Albigesi, i Valdesi, i Bagamili, i Patarini, i Pauliciani, i Bulgari, gli Hussiti, ecc., sono stati massacrati e bruciati nel nome di Gesù Cristo. Questi gruppi religiosi sono racchiusi generalmente nel nome di “catari” dal greco che significa “puri”. L’Inquisizione fu istituita in modo più drastico nel IV Concilio Lateranense da Papa Innocenzo III per combattere con più determinazione queste “sette cristiane”.

Ad esempio, in una sola Chiesa di Bèziers, nella quale il popolo si era rifugiato, si contarono 7000 cadaveri durante la guerra Santa (Crociata Santa) dichiarata contro gli Albigesi sempre da Innocenzo III. Da allora il sangue corse a fiumi: in Spagna (dove l’Inquisizione durò circa 600 anni), in Italia, nei Paesi Bassi, ecc.. La Bibbia era interdetta e bastava possederne una in casa per essere mandato alla galera, alla prigione a vita o al supplizio.

Le torture che venivano inflitte erano di un sadismo raffinato. La Roma papale di quell’epoca sorpassò di molto in crudeltà la Roma pagana, ed anche in responsabilità, perché aveva “conoscenza” dell’amore divino e, in più, agiva nel nome di Cristo Gesù. In sostanza, in tutto questo si trova un fatto innegabile: le persecuzioni sono non solo nelle pagine di storia della Chiesa Romana ma anche nei suoi dogmi. Il dovere di far morire gli eretici figura nei decreti infallibili ed irrevocabili dei Concili generali III e IV Lateranensi.

(Tali Concili secondo i teologi cattolici di ogni tempo, erano e sono ritenuti ispirati dallo Spirito Santo e quindi ritenuti infallibili)

.

Se tali direttive persecutorie sono state ispirate da Dio (e ciò che Dio dà come ispirazione è infallibile ed immutabile nell’essenza), come mai oggi si affronta la questione degli “eretici” con uno spirito diverso? Non è forse perché a decidere quegli atti conciliari (e non solo quelli) è stata la mente dell’uomo e non la volontà di Dio? Altrimenti si agirebbe con crudeltà e decisione in tali questioni, anche oggi, se come è vero che si crede da parte cattolica che era volontà di Dio uccidere un individuo, che leggendo la Bibbia ed istruito da essa adorasse Dio in modo diverso da come veniva insegnato dalla Chiesa Romana.

Voglio dire in pratica, che Dio dovrebbe pensarla nello stesso modo anche oggi (Gesù condanna la violenza e non forza nessuno ad accettare la sua via).

Come non pensare a queste parole di Gesù: “...l’ora viene che chiunque vi ucciderà, crederà di rendere un culto a Dio!..” Giov 16:2-3.

Il cardinale Lèpicier, professore di teologia sacra del collegio della propaganda a Roma, scriveva nel 1908: “Chiunque fa pubblicamente professione di eresia o cerchi di pervertire gli altri sia con parole, sia col suo esempio, non solo può, assolutamente parlando, essere scomunicato, ma può essere giustamente ucciso...così può essere una buona azione privare dell’uso di una vita nociva un uomo eretico, detrattore della verità e nemico della salvezza degli altri uomini...Di più non si può negare che la Chiesa, parlando in senso assoluto, non abbia il diritto di colpire di morte gli eretici, anche se essi sono venuti a resipiscenza (cioè si sono ravveduti)”; (De stabilitàte et progressu dogmatis). Questo libro ha avuto l’approvazione veemente del Papa Pio X nel 1910.

Pedro

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19/02/2012 18:13
 
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Questo ci fa comunque capire come lo spirito persecutorio e inquisizionale sia durato fino a pochi decenni fa e non solo fino alla fine del Medioevo. Del resto i romani cattolici (parlo del clero) sono in una trappola mortale ritenendo i Concili, i Papi, i dogmi e le decisioni conciliari e papali, infallibili ed inspirati dallo Spirito Santo; non possono, in pratica, in senso assoluto, ritrattare quanto deciso nel seno della Chiesa stessa nei contesti conciliari e papali nel corso della sua storia. Tuttavia, abilmente affrontano le varie questioni porgendole in una luce diversa venendosi a trovare in un epoca moderna, in una generazione, piena di cultura e senza dubbio meno facile da rendere schiava. Quindi usano le stesse decisioni conciliari, però con un metodo e sotto una luce diversa; ma non è negabile il fatto che lo spirito della Chiesa di Roma di oggi trascende la storia secolare buia e piena di errori spirituali e dottrinali.

(I crociati molte volte massacravano gli ebrei, l’antico popolo di Dio, dovunque li incontravano, e i “Santi inquisitori” promulgarono numerosi decreti contro di essi, senza risparmiare loro espulsioni da vari stati, persecuzioni e pene di morte)

.

Ovvero, anche se la Chiesa Romana di oggi, usa la tolleranza ed il pacifismo e manifesta qualche cambiamento nel modo di porsi nel e con il mondo (cambiamento dovuto probabilmente ad eventi storico-politici andati a sfavore di essa quasi completamente e soprattutto a causa del fatto del dover affrontare una civiltà in un mondo diverso dal passato), i suoi dogmi, le sue dottrine e le sue decisioni conciliari, rimangono non solo nella storia di essa ma anche nel suo fantomatico canone infallibile, perché tutto quello che Dio ha deciso nei suoi vari Concili, sempre secondo i teologi cattolici non può essere annullato o contraddetto da nessuno in ogni tempo.

Roberto Bellarmino canonizzato Santo nel 1930, uno dei più quotati dottori della Chiesa Cattolica (1542-1621), rettore del collegio romano (1592), cardinale (1599), arcivescovo di Capua (1602) dichiarò: “Tutte le disposizioni di Roma contro le eresie, tutti i suoi precetti di persecuzioni continuano ad essere immutati nei suoi canoni; nulla ne è stato abrogato” e ancora “se li mettete in prigione (gli eretici) o li mandate in esilio con le loro parole essi corrompono quelli che sono loro vicino, e con i loro libri quelli che sono lontani. Perciò il solo rimedio e quello di mandarli prestamente nel loro luogo (ovvero, l’inferno con la morte)”.

Di dichiarazioni simili e di peggiori c’è ne sono a migliaia nella storia della Chiesa Cattolica. La Chiesa Romana continua a venerare come “santi” e “beati”, tanti uomini come questo persecutore, insegnando al popolo a credere in intercessioni da parte di questi, quando invece molto probabilmente uomini di tal genere sono i primi a soffrire le pene del giudizio di Dio; altro che “santi”, in paradiso, pronti ad intercedere! La Chiesa Romana è una gigantesca macchina di menzogna stracolma di errori passati e presenti (quelli presenti più raffinati di quelli del passato); essa verrà giudicata tremendamente da Dio quando la sua pazienza finirà.

Fin dalla nascita della Chiesa Cattolica sono stati introdotti, insegnati e proclamati come dogmi e dottrine tante cose che non hanno nulla a che vedere con il cristianesimo autentico.

I credenti della Chiesa primitiva autentica non conoscevano né i ceri, né l’incenso, né l’acqua santa, ecc..

Si può dire la stessa cosa per quanto riguarda la beatificazione e la canonizzazione dei defunti e la loro venerazione.

Non c’era il sacrificio quotidiano della messa, né l’invocazione della “Madre di Dio”, né tanto meno i monasteri, né i suffragi per i morti.

La Chiesa Cattolica insegna che la Sacra Scrittura e la tradizione devono essere accettate e venerate con pari sentimento di pietà e di rispetto. Questa affermazione riflette ciò che era stato dichiarato dal Concilio di Trento, l’otto aprile del 1546, e cioè, che la rivelazione divina è contenuta in libri scritti (la Sacra Scrittura) e nelle tradizioni non scritte, nel senso di tradizioni che si trovano al di fuori della Sacra Scrittura. Si ritiene che tali tradizioni contengano gli insegnamenti orali di Gesù, trasmessi agli apostoli e non riportati nel N.T.. Tali insegnamenti orali, sempre secondo la teoria iniqua cattolica, furono poi in vario modo messi per iscritto e si trovano, ancora oggi, nei cosiddetti scritti dei “Padri della Chiesa”, cioè gli scrittori cristiani dei primi quattro secoli d.C.. Di particolare importanza sono considerati gli scritti dei “Padri apostolici”, cioè degli scrittori cristiani della prima metà del II sec.d.C.

Pedro

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