CRISTIANI   Nelle mani del Padre

Noi crediamo unicamente in Gesù Cristo unigenito Figlio di Dio,
unica VIA, VERITA' e VITA e nostro unico SALVATORE.

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Libro “Chiesa Cattolica Romana: verità o menzogna?;

Ultimo Aggiornamento: 01/03/2012 18:50
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19/02/2012 20:07
 
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Dio non dà la gloria, la lode e l’onore, che spetta solo a Lui, a qualcun’altro, quindi, tanto meno può accettare che altri s’impossessino di tale titoli e di tali onori per conto proprio (Isaia 42:8).

Il vero credente ha piena fiducia e fede solo in Dio e si rivolge in preghiera e con invocazioni esclusivamente a Lui: Salmo 73:25-26.


Possiamo rispondere alla domanda: “perché non deve esserci il culto dei santi defunti, degli angeli e delle immagini?” Sì, e per i seguenti motivi che elenco in modo sintetico:


1) Perché Dio vieta, ripetutamente, di prostrarsi davanti ad immagini e sculture, e lo fa soprattutto nel secondo comandamento del decalogo; è vietato di prostrarsi davanti a loro e soprattutto di rendere a loro, o attraverso di loro, qualsiasi tipo di culto (Esodo 20:4-6; Deut. 5:8-10).


2) Perché Dio proibisce d’invocare gli spiriti o anime dei defunti, credenti o non, santi o non, e specialmente pregarli, venerarli, fare loro richieste d’aiuto e quant’altro (Isaia 8:19-20; Lev. 19:31; Lev. 20:6; 1Samuele 28:7-20).


3) Perché Gesù è l’unico mediatore, intercessore fra Dio e gli uomini (1Timoteo 2:5-7) e perché non ci è stato dato altro nome per mezzo del quale noi possiamo essere salvati (Atti 4:12). Egli può essere intercessore perché è Onnipotente, Onnisciente, Onnipresente, le anime dei defunti, non lo sono. Inoltre, Cristo Gesù uomo-Dio è il solo che ha risolto con il suo sacrificio il problema del peccato ed è quindi il mediatore anche del nuovo patto.


4) Perché gli angeli, le anime dei “santi” e la Madonna non sono Onnipotenti, Onniscienti, Onnipresenti; quindi, non avendo tali peculiarità divine, non possono essere degli intercessori, né in modo diretto, né in modo specifico.


5) Perché Dio richiede assoluta devozione a Lui (“Non avere altri dèi oltre a me”); Egli solo può essere invocato e adorato (Deut. 5:7; Esodo 20:3; Matt. 4:10; Luca 4:8; Ap. 19:10; Ap. 22:8-9; Colossesi 2:18-19; Luca 11:27-28).


“Beati piuttosto quelli che ascoltano la parola di Dio e la mettono in pratica” (Luca 11:28).






Pedro

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19/02/2012 20:08
 
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Seconda parte

Falsi miracoli

La potenza di Satana è continuamente all’opera sul piano soprannaturale, e la Bibbia ci mette costantemente in guardia contro di essa.

Gesù (e anche gli apostoli; lo vedremo più avanti) parla apertamente dei grandi prodigi e dei miracoli che avrebbero compiuto molti falsi profeti allo scopo di sedurre, non solo gli sviati, ma se fosse possibile, anche gli eletti (Matt. 24:24).

Come distinguere un miracolo vero da uno falso? Come distinguere un miracolo che viene da Dio da uno che viene da Satana? Utilizzando la pietra di paragone della Parola di Dio. Se un segno o un prodigio contraddice i comandamenti divini, dev’essere senz’altro respinto (Deut. 13:1-5). Se mira poi alla gloria e al vantaggio personale dell’uomo, non è secondo lo spirito cristiano autentico. I veri miracoli divini manifestano la Grandezza e la Santità di Dio; i prodigi assurdi e puerili non possono venire da Dio, per esempio, quelli degli evangeli apocrifi, delle leggende dei “santi” del Medioevo, delle immaginette della Madonna che lacrimano sangue, così pure i dogmi antibiblici come la Transustanziazione, l’Immacolata Concezione di Maria, ecc.. Nella nostra epoca, prossima alla fine, i prodigi menzogneri abbondano nel mondo religioso. Abbiamo tutti noi la fede e il discernimento biblico di Dio per respingere le trappole del nemico e riconoscere ed accogliere invece il vero miracolo?

Matt.7:21-23: “Non chiunque mi dice: Signore, Signore! entrerà nel regno dei cieli, ma chi fa la volontà del Padre mio che è nei cieli. Molti mi diranno in quel giorno:<Signore, Signore, non abbiamo noi profetizzato in nome tuo e in nome tuo cacciato demòni e fatto in nome tuo molte opere potenti?>. Allora dichiarerò loro:<Io non vi ho mai conosciuti; allontanatevi da me, malfattori!>”. Il Signore nel suo giorno lascerà fuori del suo Regno quelli che pretenderanno di aver operato miracoli, prodigi e profetizzato nel suo nome (Matt. 7:21-23), ma lo avranno fatto con uno spirito di disubbidienza ai suoi comandamenti e alla volontà del Padre Celeste; quindi, in realtà, saranno stati in qualche modo sedotti dallo spirito di disubbidienza e dalla potenza di Satana che se ne servirà per sedurre, attraverso i loro miracoli, le genti, per portarle nella stessa disubbidienza nei confronti di Dio; ecco perché Gesù dichiarerà loro di non averli mai conosciuti e li indicherà come malfattori.

Il fatto che Gesù dica: v.23 “Allora dichiarerò loro:<Io non vi ho mai conosciuti, allontanatevi da me, malfattori!>”, la frase: “Io non vi ho mai conosciuti”, indica che, anche quando questi, operavano quei prodigi, Gesù non era con loro; infatti, il non averli mai “conosciuti” indica che Gesù non è mai stato dalla loro parte e con loro. Il bello è che, sempre nel passo in questione, è scritto che molti di questi avranno cacciato pure demòni. Il maligno sa abbastanza bene cosa fare e come usare la sua potenza per ingannare gli uomini; i suoi intrighi sono innumerevoli e molto subdoli. La maggior parte delle volte, quando vuole ingannare, ama e sa di poter ottenere più risultati, facendo passare le sue opere, i suoi prodigi e le sue dottrine che ispira, come cose che provengono da Dio. Noi abbiamo un’arma infallibile a disposizione: le Sacre Scritture. Esse possono darci il discernimento che viene da Dio, per smascherare con semplicità Satana nel suo agire nel mondo, sempre e sotto tutti gli aspetti. Dio si scaglia con molta fermezza contro chi si costruisce statue ed immagini per il culto: Romani 1:21-25 “perché pure avendo conosciuto Dio, non l’hanno glorificato come Dio, né l’hanno ringraziato; ma si sono dati a vani ragionamenti, e il loro cuore, privo d’intelligenza, si è ottenebrato. Benché si dichiarino sapienti, son diventati stolti, e hanno mutato la gloria del Dio incorruttibile in immagini simili a quelle dell’uomo corruttibile....essi, che hanno mutato la verità di Dio in menzogna e hanno adorato e servito la creatura invece del Creatore che è benedetto in eterno. Amen”. (Inutile elencare tutti gli altri passi che parlano chiaramente dell’illegalità di tale culto). Dio darebbe dello stolto a quelli che si “dichiarano sapienti”, mentre si comporterebbe allo stesso modo, accreditando, con segni e prodigi, le statue e le immagini con il loro relativo culto? Dio maledice chi costruisce un’immagine scolpita per prostrarsi davanti ad essa: Abacuc 2:18-20; Deut. 4:23-31; Deut. 4:15-19; Isaia 44:9-13,19-20; ecc..

[Modificato da pedrodiaz 21/02/2012 17:09]
Pedro

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Dio potrebbe mandare messaggi per mezzo d’immagini e sculture? Potrebbe maledire se stesso? Dio ha stabilito il secondo comandamento del decalogo: Esodo 20:1-17; Deut. 5:6-21, perché avrebbe stabilito un comandamento così circostanziato e preciso, se fosse lecito fare l’esatto contrario? Può Dio essere in contraddizione?

Dio punì severamente il re Saul perché questi “aveva interrogato e consultato quelli che evocano gli spiriti”. 1Cronache 10:13-14: “Così morì Saul, a causa dell’infedeltà che egli aveva commessa contro il SIGNORE per non aver osservato la parola del SIGNORE, e anche perché aveva interrogato e consultato quelli che evocano gli spiriti, mentre non aveva consultato il SIGNORE. E il SIGNORE lo fece morire, e trasferì il regno a Davide, figlio d’Isai” (vedere anche: 1Samuele 28:1-25). Va detto che lo stesso giorno morirono anche tre figli di Saul (1Cronache 10:2) quindi, la punizione fu molto severa. In Lev. 19:31 e Lev. 20:6 il Signore proibisce qualsiasi tipo di contatto con le anime dei defunti. In Isaia 8:19-20 è scritto: “...Un popolo non deve forse consultare il suo Dio? Si rivolgerà forse ai morti in favore dei vivi? Alla legge! alla testimonianza!...”.

Perché mai Dio avrebbe punito Saul e affermato quanto detto nei passi prima citati, se Egli stesso avesse oggi mandato la “bella Signora di Fatima” comportandosi allo stesso modo (se non peggio) di Saul? Come potrebbe essere Lui l’artefice diretto delle apparizioni Mariane, ben sapendo che ciò avrebbe comportato un incoraggiamento ed un incremento delle invocazioni già ad essa rivolte da parte di quanti sono sviati? Come avrebbe potuto Egli punire Saul e poi accettare ben volentieri le invocazioni dirette e personali ai santi defunti e alla Madonna, la devozione a loro rivolti, le preghiere, i ceri, le processioni e quant’altro e addirittura, provvedere Egli stesso alle apparizioni di tali “soggetti”? Il Signore non è un Dio ingiusto e mai si contraddice. Ciò che un tempo era contrario alla sua volontà, ai suoi comandamenti divini e giusti, non può essere ben accetto oggi; peggio ancora essere Lui stesso a promuoverli (le preghiere ai santi defunti, i ceri, le processioni, ecc.) per contraddire i suoi stessi comandamenti divini con delle apparizioni e quant’altro. Dio non può avvallare ciò che ha proibito con i comandamenti, perciò Egli non compie direttamente quei “segni e prodigi” bugiardi, ma permette di farlo alla potenza del nemico, come Paolo dice espressamente in 2Tessalonicesi 2:9-12: “..Perciò Dio manda loro una potenza d’errore perché credano alla menzogna ”; Deut. 13:1-4.


Pedro

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21/02/2012 17:10
 
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Badate bene che qui non si sta affermando che quei “segni e prodigi” bugiardi non avvengano, si afferma invece, che non è opera dei santi morti, né di Dio. Il Signore non potrebbe contraddirsi, avallando quello che ha proibito con i suoi comandamenti divini. Ma è l’opera delle tenebre che si è insinuata fin dal principio in molteplici forme, assoggettando e tenendo prigioniere le coscienze di quelli che non hanno tenuto fede ai comandamenti di Dio (2Tessalonicesi 2:9-12).

Perché meravigliarsi se una statua piange sangue, se nell’aria appare una figura angelica che si presenta come proveniente da Dio o per tutti i prodigi menzogneri che avvengono nei più svariati ambiti religiosi, alcuni dei quali erroneamente e falsamente definiti anche cristiani? Teniamo presente che Satana ha detto di aver ricevuto “gloria” e “potenza” e di poterle dare a chi vuole (Luca 4:6-7; Matt. 4:8-9); egli può fare prodigi e miracoli confondendoli in apparenza con quelli che veramente provengono da Dio. Non c’è da meravigliarsi di tutto ciò. Ci sarebbe, invece, da stupirsi come tutto questo porti a quel grande movimento di pellegrinaggi verso i santuari e ad un’accentuazione maggiore di credibilità verso false dottrine che sono l’ombra dell’opera di Satana.

Ma Gesù si è premurato di avvertire gli individui, e specialmente i suoi servitori, riguardo le bugie e le trappole di Satana; infatti, ad esempio, in un passo della Bibbia è scritto che Egli disse: Matt. 24:23-26 “Allora, se qualcuno vi dice: , oppure <È là>, non lo credete; perché sorgeranno falsi cristi e falsi profeti, e faranno grandi segni e prodigi da sedurre, se fosse possibile, anche gli eletti. Ecco v’è l’ho predetto. Se dunque vi dicono: , non v’andate; , non lo credete”. Gesù parla di “grandi segni e prodigi”, come quelli che avvengono in vari santuari cattolici ed in altri luoghi similmente idolatri. Egli però ordina di non credere e di non andarci. I santuari Mariani e gli altri luoghi di culto cattolici, le apparizioni ingannatrici, i falsi miracoli e via dicendo, dei nostri tempi sviano dalla verità, invece di essere di aiuto, come Gesù stesso ci ha predetto. Certi miracoli, apparizioni e messaggi (“grandi segni e prodigi”), vengono attribuiti a Dio, ma Cristo ha prevenuto questo inganno, avvertendo di non credere. Tuttavia, questi “prodigi bugiardi” avvengono, qual’è la spiegazione? Perché Dio li permette? È la stessa Parola di Dio a darcene una spiegazione.

Deut. 13:1-4: “Quando sorgerà in mezzo a te un profeta o un sognatore che ti annunzia un segno o un prodigio, e il segno o il prodigio di cui ti avrà parlato si compie, ed egli ti dice: , tu non darai retta alle parole di quel profeta o di quel sognatore, perché il SIGNORE, il vostro Dio, vi mette alla prova per sapere se amate il SIGNORE, il vostro Dio, con tutto il vostro cuore e con tutta l’anima vostra. Seguirete il SIGNORE, il vostro Dio, lo temerete, osserverete i suoi comandamenti, ubbidirete alla sua voce, lo servirete e vi terrete stretti a lui”.

Pedro

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2Cronache 18:17-22: “... Io ho visto il SIGNORE seduto sul suo trono, e tutto l’esercito del cielo che gli stava a destra e a sinistra. E il SIGNORE disse: <Chi sedurrà Acab, re di Israele, affinché salga contro Ramot di Galaad e vi perisca?> Ci fu chi rispose in un modo e chi rispose in un altro. Allora si fece avanti uno spirito, il quale si presentò davanti al SIGNORE, e disse: <Lo sedurrò io>. Il SIGNORE gli disse: <E come?> Quello rispose: <Io uscirò e sarò spirito di menzogna in bocca a tutti i suoi profeti>. Il SIGNORE gli disse: <Si, riuscirai a sedurlo; esci e fa così>. E ora, ecco, il SIGNORE ha messo uno spirito di menzogna in bocca a questi tuoi profeti; ma il SIGNORE ha pronunziato del male contro di te”; 1Re 22:19-23.

2Tessalonicesi 2:9-12: “La venuta di quell’empio avrà luogo, per l’azione efficace di Satana, con ogni sorta di opere potenti, di segni e di prodigi bugiardi, con ogni tipo di inganno e d’iniquità a danno di quelli che periscono perché non hanno aperto il cuore all’amore della verità per essere salvati. Perciò Dio manda loro una potenza d’errore perché credano alla menzogna, affinché tutti quelli che non hanno creduto alla verità, ma si sono compiaciuti nell’iniquità, siano giudicati”.

1Timoteo 4:1-3: “Ma lo Spirito dice esplicitamente che nei tempi futuri alcuni apostateranno dalla fede, dando retta a spiriti seduttori e a dottrine di demòni, sviati dalla ipocrisia di uomini bugiardi, segnati da un marchio nella propria coscienza...”.

Ti consiglio vivamente, caro lettore, di meditare attentamente questi passi; in essi sono nascosti innumerevoli verità riguardo a Dio e al suo modo di agire nei riguardi della sua creazione. Avendo il mondo scelto di seguire il male, Dio, secondo i suoi disegni e la sua volontà, lascia e permette ad ogni sorta di spirito menzognero di ingannare i più (gli sviati) con ogni sorta di prodigi e segni ingannatori. Una rimanenza eletta, preservata, Dio l’ha sempre scelta in ogni epoca. Così, Dio, quando uomini e popoli interi si lasciano andare dietro alla menzogna, dietro a ciò che è male agli occhi di Dio, Egli permette ai demòni e a Satana, che travino con false ispirazioni e falsi segni ulteriormente ciò che è già traviato di per sé, affinché si renda ancora più manifesta in modo incontestabile l’empietà e la disubbidienza di molti riguardo alla volontà di Dio, spesso nascoste sotto un pio manto. Dio lascia traviare chi già è traviato di per sé, chi è stato già giudicato o è comunque nel giudizio (benché chiunque può ravvedersi in seguito e credere nel perdono di Dio) e, aiuta, ispira chi si è spinto nella ricerca della verità e non della menzogna, chi nella coscienza vuole con amore e sincerità seguire le vie del Signore. Così avviene, in un certo senso, nel mondo cattolico; si chiedono segni menzogneri per mezzo della Madonna (che altro non è che uno spirito menzognero, quando addirittura non sia invenzione dell’uomo), ed essa appare loro per traviarli di più, per insegnare maggiormente a loro le vie della menzogna e della disubbidienza. Si chiedono segni per mezzi di padre Pio e quant’altri, e questi spesso vengono concessi a loro danno e giudizio. Bisogna invocare solo Dio e solo nel nome di Cristo Gesù, l’unico intercessore fra Dio e gli uomini: 1Timoteo 2:5-7. Gli uomini, inconsciamente (ma non sempre solo inconsciamente), chiedono di essere traviati e spesso ciò viene loro concesso a loro danno e giudizio. Dio vuole la salvezza di tutti, ma, riguardo a molti empi predisposti sempre e solo alla menzogna, Dio concede loro la menzogna, nient’altro quello che il loro cuore ha già scelto di seguire. Crediamo in Dio e predisponiamoci a voler seguire tutte le sue vie e i suoi comandamenti secondo la sua santa e giusta volontà, ed Egli ci istruirà nel bene e nella giustizia secondo verità, annichilendo il velo che copre gli occhi dal vedere la Luce risplendente e sfolgorante del Signore nostro Cristo Gesù.

Pedro

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21/02/2012 17:11
 
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1Re 22:19-23; 2Cronache 18:17-22; Acab era da tempo che agiva malvagiamente e che era lontano da Dio. Il Signore lo aveva giudicato e aveva deciso che doveva morire nella battaglia contro il re di Siria; permise allora ad uno spirito menzognero di ispirare i quattrocento profeti di Acab a profetizzare a favore della partenza di Acab alla guerra contro il re di Siria; questi gli comunicarono che certamente avrebbe vinto (1Re 22:3-12); la realtà era, invece, che avrebbe trovato la morte e la sconfitta del suo esercito (1Re 22:29-38). Dio manda lo spirito dell’errore sugli uomini che hanno già il loro cuore verso la menzogna e indurisce il cuore degli uomini che hanno già, in modo profondo e cronico, il loro cuore indurito per l’empietà, ma aiuta e salva tutti coloro che pur peccatori si predispongono o sono predisposti verso il ravvedimento e la conversione dal profondo del loro cuore e a rinunciare alla menzogna e all’empietà. Inoltre, nel periodo della grande tribolazione, Satana, di questi prodigi e segni bugiardi, avrà il permesso da Dio di compierne in maggior numero e con maggior potenza: Ap. c.13; c.16:14; c.19:20.

Riguardo ai falsi profeti, leggere anche quanto è detto in Geremia 23:16, 21-22, 25, 30-32.

Anche l’occultismo potrebbe partorire falsi miracoli: Atti 8:9-11; Esodo 7:11,22; Esodo 8:7.

2Corinzi 11:14-15: “Non c’è da meravigliarsene, perché anche Satana si traveste da angelo di luce. Non è dunque cosa eccezionale se anche i suoi servitori si travestono da servitori di giustizia; la loro fine sarà secondo le loro opere”. Ricordatevi che Satana viene spesso nel mondo per traviare, nelle vesti di angelo di luce, perché sa che se venisse nella forma e nei modi che fanno parte della sua natura, avrebbe poco credito e pochi seguaci.

I demòni, nei loro disegni menzogneri, sono soliti, per avvalorare in modo maggiore i loro inganni essere in “qualche modo dalla parte” di Dio e mettere in atto opere, prodigi e segni con una certa marcatura di verità divine. Ad esempio, in Atti 16:16-18 vediamo uno spirito demoniaco che possedeva una donna e che non aveva alcun tipo di problema nell’esaltare il nome di Dio: “Questi uomini sono servi del Dio altissimo, e vi annunziano la via della salvezza”, ma il suo scopo era quello di portare le genti a una certa esaltazione di Paolo e Sila. Quindi, l’astuzia di questo demònio era quella di usare il nome di Dio per portare gli individui che ascoltavano Paolo e Sila (e gli altri evangelizzatori) a dare una qualche specie di onore nei loro confronti. Ma Paolo, infastidito, si voltò e disse allo spirito: “< Io ti ordino, nel nome di Gesù Cristo, che tu esca da costei.> Ed egli uscì in quell’istante”.

Galati 1:6-9 (scrivo il v.8): “Ma anche se noi o un angelo dal cielo vi annunziasse un vangelo diverso da quello che vi abbiamo annunziato, sia anatema”. I messaggi attribuiti alla Madonna (Maria), o a tanti altri, non sono altro che messaggi provenienti da uno spirito menzognero o da più spiriti (1Re 22:19-23; 2Cronache 18:17-22; Deut. 13:1-4), (senza escludere anche la possibilità che una parte di questi vengano dalla menzogna dell’uomo) perché contraddicono e combattono la Parola di Dio. Analizziamo quanto è scritto in Galati; qualunque apparizione angelica (o qualunque uomo che professi un vangelo o un insegnamento che non porti esclusivamente le verità di Gesù) è da ritenere anatema se porta delle verità non bibliche, non divine; in pratica, se contraddice quanto dice la Parola di Dio.

Pedro

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21/02/2012 17:11
 
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È chiaro che riguardo alle apparizioni mariane e a quant’altro ancora, per quanto detto finora, siamo di fronte a messaggi, rivelazioni menzognere e demoniache ma anche di pura invenzione umana. Attenti però che qui non si sta dicendo, per niente, che alcune rivelazioni date e alcune apparizioni mariane, o di altri, non si siano verificate realmente o non possano verificarsi, la potenza di Satana agisce anche in questo senso, ma noi abbiamo molti avvertimenti divini a riguardo, ad esempio, la Parola di Dio in Deut. 13:1-4; Matt. 24:24; 2Tessalonicesi 2:9-12; 2Cronache 18:17-22; 1Re 22:19-23; Ap. 13:13-14; Ap. 19:20; Geremia 23:16, 21-22, 25, 30-32 .

Noi non dobbiamo limitarci ad identificare come divine, o non, queste o altre rivelazioni, messaggi e quant’altro, semplicemente, per il fatto che in alcune occasioni taluni cose rivelate possono essersi realmente verificate, e ritenere provenienti da Satana solo quelle che non si verificano. Gli stolti credono che se tali cose si compiono come profetizzate, debbano provenire assolutamente da Dio e solo, nel caso contrario, provengono da Satana. Questo è vero in parte: il modo più completo e giusto per verificare se tali segni e messaggi vengono da Dio, oppure no, è porre la Parola di Dio come pietra di paragone. Se tali messaggi e segni rientrano nella verità biblica secondo certi profili e le loro parole profetiche si avverano, allora tali cose e quant’altro provengono da Dio. Se tali segni annunciati si avverano, ma non sono conformi alla volontà di Dio, secondo alcuni o molti profili, allora provengono da Satana.

Se tali segni non si avverano, ed inoltre non sono conformi alla Parola di Dio, è evidente che in questi casi ci può essere la mano di Satana, come anche la menzogna dell’uomo (Geremia 23:16,21-22,25,30-32).

Dio mette alla prova, a volte, gli uomini, facendo verificare prodigi d’inganno e menzogneri.

Molti credono, e fanno bene, che Satana non conosca il futuro aldilà di quanto è stato rivelato, e può essere a conoscenza di “tutti”, nelle Sacre Scritture. A motivo di questo, essi credono che qualunque profezia, segno annunciato da uomini, da apparizioni angeliche, mariane e di “santi” defunti, se si avvera deve, per forza di cose, provenire da Dio, in quanto Satana non potrebbe mai aver rivelato uno specifico evento futuro reale e vero, perché egli non ha tale potere che ha solo Dio. Rispondo subito “ingenuamente”, a questi, che se la “Madonna” o gli angeli possono venire a conoscenza di specifici eventi futuri da Dio, non bisogna escludere che anche Satana (e i suoi seguaci angeli decaduti), non da sé (perché egli non ha questo potere), ma indirettamente, da Dio, potrebbe venirne a conoscenza. Vediamo in Ap. 6:9-11 come le anime dei santi martiri della tribolazione non sappiano neanche quanto attraverso la Bibbia sarebbe stato loro possibile sapere. Infatti, al v.10 essi chiedono al Signore fino a quando avrebbe aspettato per giudicare gli empi sulla terra, cosa, che noi, sappiamo deve avvenire alla fine del periodo della tribolazione che dovrà durare non meno di sette anni.

Si dovrebbe sapere, una cosa molto importante, che qualunque angelo di Dio non ha alcun potere in sé di conoscere il futuro, ma quello che può conoscere nello specifico viene esclusivamente da Dio. Se avviene ciò per gli angeli di Dio, non deve essere esclusa la stessa possibilità per Satana e i suoi angeli. Inoltre, certamente avviene qualcosa di non meno importante: Satana ha la possibilità, concessagli da Dio, di chiedergli di provare gli uomini in svariati modi. Vediamo, ad esempio, in Giobbe 1:6-22; c.2:1-10 come Satana aveva chiesto a Dio di poter provare Giobbe con dei grandi mali. Dio glielo permise non concedendogli però di stendere la mano sulla vita di Giobbe per farlo morire. Se avesse voluto Satana, avendo avuto la concessione da Dio di poter attuare i suoi disegni cattivi sulla persona di Giobbe, sulla sua famiglia, sui suoi servi e sul suo bestiame, egli conoscendo nello specifico quali cose tremende dovevano accadere nella vita di Giobbe, perché egli stesso doveva causarle, avrebbe potuto investire un uomo della sua ispirazione (oppure apparire come angelo di luce), e questi avrebbe potuto profetizzare tale avvenimenti che poi sarebbero accaduti, grazie solo, non ad una potenza conoscitiva diretta di Satana degli eventi futuri nello specifico, ma alla concessione resa da Dio di poter mettere in atto tali eventi; egli, poi, per mezzo della profezia o di apparizioni, avrebbe potuto, semplicemente, per suoi scopi ingannatori, farli conoscere, investendo un uomo della sua ispirazione, oppure apparendo come angelo di luce.

Pedro

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21/02/2012 17:11
 
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2 Corinzi 11:14-15: “Non c’è da meravigliarsene, perché anche Satana si traveste da angelo di luce. Non è dunque cosa eccezionale se anche i suoi servitori, si travestono da servitori di giustizia; la loro fine sarà secondo le loro opere”. Non dimenticatevi che Satana quando viene nel mondo per traviare, lo fa prevalentemente nelle vesti di angelo di luce, perché sa che se venisse nella forma e nei modi che fanno parte della sua natura, avrebbe poco credito e pochi seguaci.

È anche certo che quando la potente menzogna satanica prende piede nel mondo, ciò avviene perché tutto rientra nei disegni e nella volontà santa e giusta di Dio, che si serve di essa (la potente menzogna satanica) e dell’opera sua, anche per rendere manifesta l’empietà, l’ingiustizia, che spesso possono essere nascoste in modo subdolo, e sotto un pio manto, affinché il suo giusto giudizio quando viene sia potentemente individuato come vero e santo. Leggere: 2Cronache 18:17-22; 1Re 22:19-23; 2 Tessalonicesi 2:9-12; Deut.13:1-4.
Pedro

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21/02/2012 17:13
 
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Capitolo 3

Culto di Maria

A Maria la Chiesa Cattolica Romana tributa un culto di “Iperdulia”, cioè di speciale venerazione che in pratica equivale ad una vera e propria adorazione come quella resa a Dio. Maria (o la Madonna per i cattolici) ha un posto di preminenza nel movimento cattolico.

Nel rosario, per esempio, la proporzione stabilita è di un Padre Nostro per ogni dieci Ave Maria. Frasi del genere: Santa Madre di Dio, Stella Mattutina, Porta del cielo, Regina dell’Universo, Regina degli angeli, Madre Santissima, ecc., dette da Papi, da vescovi e preti nelle varie epoche risuonano spesso nell’ambito religioso cattolico. A questo proposito vorrei farvi leggere, giusto per darvi un’idea di quanto c’è stato e c’è attorno alla figura di Maria, alcune citazioni prese dall’opera “Le glorie di Maria” di Alfonso Maria dei Liquori vescovo di S.Agata dei Goti, proclamato santo dal 1839 e dottore della Chiesa dal 1871: “Allorché ricorriamo a questa divina Madre, non solamente dobbiamo star sicuri della sua protezione, ma alle volte saremo più presto esauditi e salvati con il ricorrere a Maria, invocando il suo santo nome, che invocando il nome di Gesù nostro Salvatore”; “Quelli che si impiegano nel pubblicare le glorie di Maria sono sicuri del paradiso”; “Tutte le grazie si dispensano solo per mano di Maria”; “Maria è la Regina di misericordia, perché ella apre i tesori della misericordia di Dio a chi vuole, quando vuole e come vuole, sì che non vi è peccatore, per incallito che sia, il quale si perda, se Maria lo protegge”, “Maria è il principio, il mezzo ed il fine della nostra felicità”; “Chi non ricorre a Maria non si salverà”; “Ogni bene, ogni aiuto, ogni grazia che gli uomini han ricevuto e riceveranno da Dio sino alla fine del mondo, tutto è venuto e verrà loro grazie all’intercessione e per mezzo di Maria”; “Per essere salvati, basta invocare questa divina madre”; “Niuno può entrare in cielo se non passa per Maria, la quale ne è la porta”; “ Tutti gli uomini, passati, presenti, e futuri devono considerare Maria come il mezzo e l’arca della salvezza di tutti i secoli”; “Solo di Maria può dirsi che abbia avuto questa sorte: che non solamente che ella sia stata sottomessa alla volontà di Dio, ma anche Dio si sia assoggettato alla di lei volontà”; “Ai comandi di Maria, tutti ubbidiscono, anche Dio”; “Voi (Maria) avete dato a me (Gesù) l’essere umano, io darò a voi l’essere Dio, cioè l’onnipotenza con cui possiate aiutare e salvare chi volete”. Inutile ogni commento, quello che è utile sapere è che i vari messaggi e le varie apparizioni mariane approvano e confermano tali affermazioni e, anzi, li incentivano sempre più. Questa è opera del diavolo, della sua potenza malefica e ingannatrice. Frasi del genere sono simili al pensiero e agli scritti di moltissimi “dottori della Chiesa Cattolica” e a quelli di molti teologi ed ecclesiastici contemporanei. (Contro la preghiera del rosario: Matt.6:7. L’origine del rosario, ovvero di uno strumento “conta preghiere” fu certamente importato, introdotto e diffuso dai crociati che l’avevano visto in uso tra i musulmani, religiosi pagani, anche se ad incentivarlo, inizialmente, nella Chiesa, come un uso importante, fu Pietro l’eremita nell’anno 1090).

Pedro

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21/02/2012 17:13
 
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[SM=g7339] Nell’anno 1954 Papa Pio XII proclama Maria “Regina del Mondo”.

Nell’anno 1964 Papa Paolo VI proclama Maria “Madre della Chiesa”.

L’origine della corona del rosario, introdotta ufficialmente da Pietro l’eremita nell’anno 1090, è da cercarsi nelle varie espressioni di pietà popolare pagane musulmane, via via diffusesi poi nel cristianesimo pagano, dando origine ad una particolare devozione a Maria che nel tempo diede vita all’ideazione del rosario odierno. Il contare le preghiere è pratica pagana ed è severamente condannata da Cristo. Egli vuole preghiere del cuore, spontanee, sincere, non un numero infinito di parole e preghiere memorizzate e meccaniche, sempre uguali fra loro (Matt.6:5-13). Dopo il Concilio di Efeso (431 d.C.) il culto verso Maria crebbe mirabilmente in venerazione, devozione e in preghiere; ebbe, come dire, uno slancio. Mentre prima era qualcosa di disorganizzato e senza un vero e proprio culto, al Concilio avvenne la regolamentazione di tutto quanto riguardava la natura di Maria e il culto come “Madre di Dio”, e fu l’inizio di quanto oggi si vede.

La tradizione del rosario trovò il suo successo alla fine del XV secolo ad opera del predicatore Bretone Alain de la Roche. I teologi cattolici (e non solo) dichiarano che Gesù non vuole che la maternità di Maria passi inosservata; essa (la maternità di Maria) deve esprimersi in atti di venerazione e di pubblico culto. Il culto verso la figura di Maria nasce, prima ancora della regolamentazione ufficiale nel Concilio di Efeso del 431, verso il IV secolo come segno di pietà popolare, ma in modo molto disorganizzato e controverso.

I teologi cattolici dichiarano che il culto reso alla Madonna (“Iperdulia”) e ai santi (“Dulia”) non offende Dio perché ad Egli si rende un culto assoluto (“Latria”), mentre agli altri viene reso solo onore e venerazione. La realtà è un’altra, basti vedere quanto accade oggi nei riguardi della Madonna e dei più svariati “santi” defunti cattolici.

Nel XIV secolo le devozioni a Maria si moltiplicano e facilmente degenerano in credenze popolari nutrite di miracoli e prodigi, sconfinanti nella superstizione e nel sentimentalismo.

I riformatori chiedono ai cattolici (durante la Riforma) di cercare di ritornare all’essenziale, al Cristo solo, e alla sola Scrittura Sacra. La controreazione cattolica invece fa si che la Madonna diventi oggetto di un culto ancora più esagerato; infatti, nasce il movimento mariano dei tempi moderni, con un’immenso flusso di pubblicazioni, fondazioni e devozioni. Nel secolo XIX si moltiplicano in Europa le apparizioni della Madonna provocando “conversioni” di massa e successi
Pedro

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21/02/2012 17:14
 
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Ma come nasce il culto popolare a Maria come Madre di Dio e le conseguenti dottrine mariane?

C’è infatti una differenza fra il modo in cui Dio ci presenta Maria nella Sacra Scrittura, in cui ce la descrivono i testimoni suoi contemporanei che l’hanno conosciuta e il modo di quelli che tanti secoli dopo fino ad oggi pretendono di conoscerla. Penso che sia chiaro, per tutti noi, che coloro i quali vivono con una persona la conoscano meglio di quelli che secoli dopo ne vorranno parlare. Credo che sia decisivo ciò che Gesù e i suoi discepoli ci dicono di Maria (e in generale la Sacra Scrittura riguardo alla proibizione di venerare una creatura, di invocare le anime dei defunti, di prostrarsi davanti a immagini e statue) e non quello che ne hanno detto gli altri secoli più tardi.

Noi sappiamo che non c’è altro intercessore fra Dio e gli uomini al di fuori di Cristo Gesù (1Timoteo 2:5) e solo nel suo nome ed invocando solo Lui si può avere la salvezza (Atti 4:12).

Cercheremo adesso di spiegare come è nato il culto di Maria nel cristianesimo di “massa”. Oltre al processo di gnosi in seno al cristianesimo e a quello del sincretismo che fuse il cristianesimo gnosticizzato, con la religione pagana (vedere in “Tradizione e Sacra Scrittura”), il culto mariano praticato nella Chiesa Cattolica ha le sue origini nei culti pagani anteriori al cristianesimo. Esso (il culto mariano) non ha nulla a che vedere con la reale figura di Maria madre di Gesù del N.T.. Il Concilio di Efeso, condannando le dottrine del vescovo Nestorio, aveva dichiarato: “Gesù Cristo è vero Dio e vero uomo”. Da questa definizione i teologi trassero la conseguenza: se Gesù è vero Dio allora Maria è “Madre di Dio”. Quest’ultima affermazione, poggiando su un ragionamento filosofico ma non biblico, spalancò le porte alla fantasia religiosa e ad un fanatismo mariano, sulla scia dei culti pagani delle Dee-Madri. I romani avevano un culto speciale per la Dea Diana, simbolo della verginità, venerata come Dea e regina del cielo.

I greci avevano invece la Dea Artemide, simbolo anch’essa della verginità e che aveva dato vita al mito di Diana per i romani. Potremmo dire che la Dea Diana e la Dea Artemide sono la stessa cosa. Per capire meglio quanto si sta per dire leggere il capitolo 19 di Atti, dove si nota come ad Efeso (dove Maria fu proclamata “Madre di Dio”) gli uomini erano legati a questa figura di Dea-Madre in modo morboso. Questa tradizione pagana era diffusa non solo ad Efeso, ma in tutti i territori romani, greci e babilonesi. La Dea Diana dei romani e la Dea Artemide dei greci erano associate e, in qualche modo, traevano origine entrambe, dal mito della Dea Semiramide dei babilonesi.
Pedro

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21/02/2012 17:17
 
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In pratica, queste tre Dee riportavano di diverso solo il nome, ma gli aggettivi e gli attributi ad esse tributati erano pressoché gli stessi. Ad esempio, sia la Dea Diana che la Dea Artemide venivano ovunque chiamate “Madre di Dio”, “Madre del cielo”, “Regina del cielo”, “Onnipotente cui tutto è sottoposto”. In molti paesi la Dea-Madre era la divinità più importante; era quella che genera, e per tanto era oggetto di un culto speciale.

Paolo capì che la gente di Efeso era schiava di quella “Dea potente” e che non potevano essere facilmente liberati. Dovendo partire per la Macedonia, l’apostolo lasciò ad Efeso, Timoteo, perché curasse la piccola comunità cristiana. Ma l’opposizione contro il cristianesimo era molto forte. Ad Efeso, dopo questi fatti elencati nel capitolo 19 di Atti, convissero ancora anche se nettamente separati cristianesimo e paganesimo, finché gli Imperatori romani, Teodosio e Graziano dichiararono nel 380 con “l’Editto di Tessalonica” il cristianesimo religione di Stato (questo fu un’altro evento decisivo che provocò l’introduzione in massa dei pagani nelle allora piccole comunità cristiane, che finì per paganizzare e romanizzare il movimento cristiano di “massa” e che portò anche al culto verso la figura di Maria), proibendo nello stesso tempo tutti i culti pagani. Leggiamo ora Atti 19:27-28,34: ”...ma che anche il tempio della grande dea Diana non conti più, e che sia perfino privata della sua maestà colei che tutta l’Asia e il mondo adorano......”; c.19:35-36: “Allora il segretario calmata la folla, disse: ”. Per quegli efesini, ma non solo, che fino a quel momento erano rimasti fedeli alle loro tradizioni pagane ed alla fede nella Dea Diana (o Artemide), si presentavano ora dei momenti difficili. Essi dovevano sottomettersi ad un Dio-Padre, sebbene nel loro cuore restassero fedeli ad una Dea-Madre, Diana o Artemide.

Ma appena cinquant’anni più tardi dall’“Editto di Tessalonica” del 380, nel 431 il Concilio di Efeso portò ad una svolta decisiva. È fuori di dubbio che già con Costantino e prima ancora, a causa dello gnosticismo, vi era stata una sorta di mescolanza fra il cristianesimo autentico e le tradizioni e filosofie pagane che finì poi nel processo finale del sincretismo (è nel periodo di paganizzazione e romanizzazione del cristianesimo di “massa” e con il processo iniziale dello gnosticismo che si ultimò con il sincretismo, che vediamo prender vita gli esponenti cattolici che hanno fatto la storia della dottrina cattolica, suscitati e partoriti in tali periodi e sempre più in seguito, da processi pagani fortemente acuti che nel tempo si sono definitivamente cronicizzati). Ma il fare del cristianesimo una religione di Stato diede una svolta e uno slancio inaudito al paganesimo in seno alla cristianità di “massa”. È vero che la venerazione di Diana o Artemide con “l’Editto di Tessalonica” non fu più autorizzata, ma la Chiesa cristiana di “massa” statalizzata diede a Maria il titolo di “Madre di Dio” proprio ad Efeso nel 431 (mentre fino a quel momento era stata designata ufficialmente solo come madre di Gesù), e si cominciò a venerarla come tale. In tal modo ella veniva disonorata e ridotta al rango di una Dea, cosa che lei non era e non avrebbe mai voluto essere.
Pedro

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21/02/2012 17:19
 
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Ora gli efesini, ma non solo, avevano di nuovo la loro Dea, un surrogato di Artemide e di Diana. In quel periodo un gran numero di pagani era entrato (erano stati costretti a motivo della persecuzioni nei loro confronti) a far parte delle comunità cristiane, portandovi nel segreto del loro cuore le credenze nelle divinità pagane. Maria ora diveniva “Madre di Dio e Regina del cielo” come lo era in precedenza Diana (o Artemide). La proclamazione del dogma di Maria, come “Madre di Dio”, fu accolta ad Efeso con grandi esplosioni di Giubilo popolare, ed il vecchio culto pagano, divenuto cattolico, si è protratto fino ai giorni nostri. Paolo scrisse due lettere a Timoteo che si trovava ad Efeso, ed in esse lo esortava a rimanere fedele alla Parola di Dio; ciò che hanno fatto molti veri cristiani fedeli alla Parola di Dio, che al tempo dell’uscita di tale dogma si opposero, dichiarando che era una cosa abominevole e che avrebbe ostacolato la vera conversione. Gli uomini non avrebbero trovato la salvezza poiché si sarebbero trovati asserviti all’antica Dea-Madre che aveva cambiato solo il nome, da pagano, a un nome cristiano. Paolo aveva scritto a Timoteo (1 Timoteo 2:5-7) che l’unico intercessore (mediatore) fra Dio e gli uomini è Cristo Gesù. E in un’altra lettera Paolo dichiara (Galati 1:6-10) l’anatema per chi proclama un vangelo, una dottrina, un insegnamento diverso da quello autentico, perfino se fosse un angelo dal cielo a promuoverlo. In Atti 4:12 gli apostoli Pietro e Giovanni sono concordi nel dire che non c’è intercessore al di fuori di Gesù Cristo e che non c’è altro nome dato agli uomini, per mezzo del quale si può essere salvati. Maria è un esempio di fede, non è lecito però rivolgerle preghiere, invocazioni, venerarla e considerarla la “Regina del cielo”, “Madre di Dio”; invece di onorarla si offende la sua memoria e si offende in maniera grave Dio, perché ciò vuol dire idolatria.

Anche nel giudaismo antico si hanno esempi di depravazione spirituale da parte degli israeliti riguardo al culto della Dea-Madre, della Regina del cielo; ad esempio leggere: Geremia 7:18-19; Geremia 44:16-18 .
Pedro

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21/02/2012 17:20
 
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Maria è madre della natura umana di Gesù, non di quella divina.


Cosa penserebbe Gesù oggi riguardo alla venerazione (“Iperdulia”), al culto e ad ogni altra forma di devozione che c’è verso la figura di Maria, o come dicono i cattolici “Madonna”? Leggendo i vangeli ci si rende conto quale fosse l’idea di Gesù riguardo a Maria che egli designava come madre della sua natura umana e non di quella divina, ovvero, non ha mai detto nulla riguardo alla figura di Maria come se dovesse essere presentata o considerata come Madre di Dio, secondo l’ideologia cattolica, ma, invece, mette nero su bianco come ella fosse semplicemente colei che aveva ospitato nel grembo il Figlio Eterno e Celeste di Dio Padre per opera dello Spirito Santo e non per opera sua. Maria fu Madre a tutti gli effetti dell’uomo Gesù, che ella concepì, ma riguardo alla natura divina di Cristo (Dio incarnato) ella rivestì semplicemente il ruolo, o per meglio dire, fu un canale attraverso il quale l’Iddio Gesù, Creatore di ogni cosa, poté venire nella natura di uomo sulla terra. È chiaro che per attuare questo suo disegno divino, ovvero far sì che Egli potesse incarnarsi nella natura di uomo e venire nel mondo, doveva usare un canale umano (Maria). Dio doveva, per potersi incarnare nella natura di uomo sulla terra oltre ad entrare divinamente nel grembo di Maria, “assoggettarsi” alle leggi della natura e prendere un corpo umano attraverso un processo naturale umano comune, diverso solo per il concepimento verginale di Maria. Come Dio si servì d’Abraamo per attuare il suo patto divino, di Mosè per dare le sue leggi al suo popolo, e in generale si servì e si serve dei suoi servitori, taluni rivestendoli come profeti, taluni come guaritori, altri come evangelizzatori, ecc., di Maria, Dio si servì per poter assumere la natura di uomo sulla terra. Le aggiunte ideologiche cattoliche, e non solo, alla figura di Maria sono menzogna, filosofia, misticismo e paganesimo.

Maria era una serva di Dio, come lo erano e lo sono tutti gli altri suoi fedeli servitori. Fare di Maria una divinità, con tanto di onore, gloria e venerazione (a Maria viene reso un culto speciale superiore a quello reso agli altri santi venerati, chiamato “Iperdulia”, mentre il culto per i santi viene chiamato “Dulia”), non solo offende in modo grave Dio, ma ella stessa ne risulterebbe offesa, conoscendo bene che ogni forma di culto va reso solo a Dio (Luca 4:8) a Colui il quale ha creato ogni cosa.

Noi tutti, invece, dobbiamo servire con adorazione, lode e ogni sorta di ringraziamenti, unicamente, Colui che ci ha creati e che ha il potere assoluto di salvarci.

Matt.1:18-24; Luca 1:34-35; la divina Persona di Gesù entrò nel grembo di Maria per opera dello Spirito Santo. Ella diede alla luce Gesù uomo, la sua natura umana, ma quella divina era preesistente e poté trovarsi nel grembo di Maria per opera dello Spirito Santo.

Fu la divina Persona di Gesù, la potenza dello Spirito Santo e del Padre a mettere in atto il meccanismo della gravidanza di Maria nella sua verginità.
Pedro

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21/02/2012 17:20
 
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Ella in quanto donna, creatura, è madre del Gesù vero uomo, non del Gesù vero Dio, Creatore d’ogni cosa. Gesù, nella sua natura incarnata di uomo, aveva un’anima, uno spirito e un corpo, ma aveva anche la natura e l’essenza divina; ovvero, la Persona Spirituale Onnipotente del Gesù celeste s’incarnò in un corpo umano che aveva lo spirito e l’anima comune a tutti gli uomini sulla terra, e che però furono distinti dalla Divinità. La Parola di Dio si era incarnata in un corpo umano dal quale era distinta. Maria è madre della natura umana di Gesù che comprende l’anima, lo spirito e il corpo, ma non dell’Essere divino. Il Gesù divino ha solo un Padre (il Padre Altissimo), Colui che lo ha dall’eternità generato nel suo seno; Egli non ha una “Madre”, ma solo un Padre celeste; Maria, inoltre, che è una creatura, è stata ella stessa creata da Gesù. Il Gesù Dio è figlio del Dio Padre Altissimo. Il Gesù uomo è figlio di Maria. Gesù Dio non ha un Padre e una Madre, ma solo un Padre, e solo da Lui è stato eternamente generato. La verginità di Maria è servita ad un tempo per dimostrare l’opera miracolosa del parto, ma anche la figliolanza e la natura divina e non carnale del Gesù Dio incarnato. Matt.1:18,20: “...si trovò incinta per opera dello Spirito Santo.....perché ciò che in lei è generato, viene dallo Spirito Santo”; Luca 1:35: “L’angelo le rispose: ”. Il Padre di Gesù Dio è uno solo (Colui che lo ha generato dall’eternità), l’ Iddio Padre Onnipotente. Per il resto, come è detto in Marco 3:31-35; Luca 8:19-21; Matt.12:46-50 chiunque nella fede e in forma spirituale può, come meglio crede, sentirsi madre, sorella o fratello nei confronti della persona umana di Gesù (sembra che, nella circostanza dei versetti appena citati, Gesù fosse con i suoi discepoli in una casa; sua madre, i suoi fratelli e le sue sorelle quando vennero per incontrarlo aspettavano di fuori: Matt.12:46-47; Marco 3:31-32 ).
Pedro

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21/02/2012 17:21
 
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Luca 11:27-28; tutti coloro che mettono in pratica la volontà di Dio sono beati e la loro beatitudine e il loro privilegio è maggiore della semplice maternità di Maria nei confronti dell’uomo Gesù, se non fosse però che anche ella fu credente e mise in pratica la volontà di Dio. Gesù, nel passo di Luca appena citato, vuole affermare che Maria non è più beata degli altri, per il semplice fatto che è stata sua madre, ma beati sono tutti coloro che praticano la volontà di Dio in modo efficiente. Il Gesù Dio (la Persona divina Gesù) è Colui che assieme al Padre e allo Spirito Santo (eterni e preesistenti) ha creato ogni cosa; come può Maria essere madre della divinità di Gesù? Ella riguardo alla divinità di Gesù figura solo come “madre adottiva”, come del resto Giuseppe figura come “padre adottivo” sia per la divinità di Gesù, ma anche (a differenza di Maria) per quella umana, della quale invece Maria è madre a tutti gli effetti.

Rimasi sconcertato in una occasione quando, da parte di uno studioso cattolico, mi fu detto che Maria, in ogni caso, solo per il fatto di essere stata prescelta per concepire Gesù, fosse davanti a Dio la figura umana superiore e rivestita di maestà più di ogni altra creatura.

In pratica, mi fu fatto figurativamente un esempio del genere: una scala con dei gradini, sull’ultimo gradino c’era Dio, subito dopo veniva la Madonna, San Giuseppe e in seguito tutti gli altri angeli e santi. Si spiega perché i cattolici si volgono verso Maria in modo particolare, perché la ritengono dopo Dio “la mediatrice per eccellenza” superiore a ogni altro “santo intercessore”. Dietro a tutto ciò, chiunque abbia una vera conoscenza biblica, può riscontrare con estrema facilità la natura carnale e pagana di tali ideologie. Gesù prevedendo che ciò sarebbe accaduto fece in modo che Maria non fosse mai presa in considerazione più del dovuto (Matt. 12:46-50; Marco 3:31-35; Luca 8:19-21; Giov. 2:3-7; Luca 11:27-28), e a chi si rivolse a Lui ponendo un’enfasi non biblica riguardo alla persona di Maria, Egli rispose: “Mentr’egli diceva queste cose, dalla folla una donna alzò la voce e gli disse:. Ma egli disse:< Beati piuttosto quelli che ascoltano la parola di Dio e la mettono in pratica!>” (Luca 11:27-28).
Pedro

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21/02/2012 17:21
 
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Comprendiamo il messaggio di Gesù di quest’ultimo passo e proviamo a pensare cosa risponderebbe oggi il Signore nei confronti di coloro che certamente non si limitano solamente a quanto accade nel passo, ma rivolgono a Maria infinite preghiere (rosari, ecc.), la invocano pur essendo ella defunta, la venerano e ne sono infinitamente devoti.

Ad aumentare il culto verso Maria vi sono le numerose apparizioni di quest’ultimo secolo; tutto ciò non solo ha alimentato nuove e controverse forme di pietà popolare, ma ne ha stabilizzato, in modo più forte, il culto in generale nei riguardi della persona di Maria. Noi sappiamo quanto dice Paolo in Galati 1:6-10, che quand’anche scendesse un angelo dal cielo e portasse un insegnamento, una dottrina, o rivelazioni estranee ed opposte all’insegnamento delle Sacre Scritture sia anatema. In pratica, la “Madonna” nelle sue varie apparizioni ha detto e dichiarato tantissime cose estranee ed opposte al messaggio biblico, quindi, non può trattarsi di un messaggero o inviato di Dio. Di conseguenza, tutto ciò, invece di rafforzare il culto avrebbe dovuto far verificare il contrario. Ma del resto chi è lontano dalla verità non può, con le sue sole forze, comprendere i segni e gli avvenimenti, discernendo quelli divini da quelli non divini. Nella Sacra Scrittura è con forza affermato che non vi è un altro nome all’infuori del nome di Gesù, per il quale possiamo essere salvati; di conseguenza l’invocazione alla Madonna risulta vana, inutile e provocatoria nei confronti di Dio e dell’opera salvifica di Cristo Gesù (Atti 4:12). Nella Scrittura è chiaramente detto che è proibito invocare i morti, esserne devoti, porgere loro preghiere e venerarli; ciò, oltre ad essere offensivo riguardo a Dio, risulta essere certamente un culto che non porta ad alcun minimo beneficio; anzi! Lev. 19:31; Lev. 20:6; Isaia 8:19-20.

La Scrittura, inoltre, dichiara, in modo molto chiaro e preciso, di non venerare gli angeli e alcun’altra creatura e quindi anche Maria: Colossesi 2:18-19; Ap. 22:8-9; c.19:9-10.

È proibito non solo venerare le creature ma peggio ancora farlo attraverso loro immagini e sculture: Deut. 5:8-10; Esodo 20:4-6.


Pedro

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21/02/2012 17:22
 
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La Sacra Scrittura indica Gesù Cristo come l’unico intercessore, mediatore fra Dio e gli uomini (1Timoteo 2:5-7). Questo principio di ispirazione divina viene contraddetto dall’ideologia cattolica (e non solo) come lo si vede nel codice del Catechismo cattolico, dove Maria viene indicata come “ la mediatrice per eccellenza ”. A dirla tutta, la Chiesa Cattolica, ritiene come intercessori e mediatori tutti i suoi “santi” morti canonizzati e gli angeli. Anche in questo studio abbiamo visto come, molto dell’insegnamento e delle dottrine cattoliche, siano opposte all’insegnamento ispirato della Parola di Dio. Maria è chiaramente una santa che è vissuta in umiltà e fedeltà al Signore; è un esempio per tutti noi come lo sono tanti altri santi morti (attenzione, con la parola “santi”, in questo caso, non si intendono però “i santi” del culto cattolico in generale [a parte molti di quelli dell’epoca apostolica e della Chiesa primitiva, ritenuti giustamente santi dalla medesima Chiesa]) di ogni epoca che sono vissuti con fedeltà vera al Signore. Noi ringraziamo il Signore di aver attuato il suo disegno attraverso una donna simile, come è stata Maria, nell’umiltà e nella fedeltà al Signore, ma in alcun modo possiamo o dobbiamo invocarla e venerarla, perché ciò vorrebbe dire idolatria, offendere Dio e anche Maria stessa.

Maria non è la “Madre di Dio” nel senso cattolico, poiché ha dato a Cristo la natura umana e non quella divina.

I testi citati: Matt. 12:46-50; Marco 3:31-35; Luca 8:19-21; Luca 11:27-28, Giov. 2:3-7 mostrano che il Signore ha sempre vigilato affinché gli uomini (e anche Maria stessa) non attribuissero alla figura della madre di Gesù un rango più elevato degli altri, né una parte nel suo ministero.

In Giov. 2:1-12, alle nozze di Cana, Maria vede con gioia che Gesù si manifesta come Messia e crede alla sua missione. Cristo si oppone con rispetto, ma con fermezza, all’intervento inopportuno di sua madre; v.4: “Gesù le disse: ”.

Le fa comprendere che ella non deve entrare in rapporto col suo ministero esclusivo di Messia e Salvatore. Come figlio le mostra rispetto, come Messia, Salvatore e Dio la mette sullo stesso piano dei suoi discepoli, poiché Maria, come chiunque altro, aveva bisogno della salvezza offerta da Cristo. “L’ora mia non è ancora venuta” (Giov.2:4; Giov.2:11). Questa frase di Gesù sta a significare che non era ancora venuto il momento in cui Gesù doveva compiere il primo miracolo ufficiale, e Maria sua madre, a differenza di come interpretano i teologi cattolici, non doveva avere alcuna parte nel suo esclusivo ministero di Messia: “Che c’è fra me e te, o donna?”.

Per capire ulteriormente il distacco che Gesù voleva intendere quando parlò così a Maria, riguardo al suo ministero esclusivo di Messia e di Salvatore nel c.2:4 di Giovanni, è bene leggere: Marco 5:7-8 “e a gran voce disse: . Gesù, infatti, gli diceva: ”.

Il “che c’è fra me e te” nel c.2:4 di Giovanni vuol rendere chiaro come Gesù ponesse Maria, riguardo al suo ministero di Salvatore, sullo stesso piano dei suoi discepoli. Egli ripeté che il legame spirituale, che lo univa ai discepoli, aveva più valore di qualsiasi legame carnale: Matt. 12:50 “ Poiché chiunque avrà fatta la volontà del Padre mio che è nei cieli, mi è fratello e sorella e madre”.


Pedro

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21/02/2012 17:22
 
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Il “che c’è fra me e te”, dà ad intendere come per Gesù, il rapporto di Salvatore e Messia nei confronti di sua madre non era più elevato di quello con i suoi discepoli; ella, pur essendo la madre della sua natura umana, aveva bisogno come tutti di essere salvata tramite il ministero di Gesù Cristo. Maria occupa un posto unico nella storia del cristianesimo come madre del Messia, del Gesù uomo (Luca 1:48: “...Da ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata”), perché ha avuto l’onore di essere la madre della natura umana di Gesù, il canale attraverso il quale, il divino Gesù preesistente è entrato nel mondo (attraverso il grembo materno di Maria) per opera dello Spirito Santo.

La “donna” di Apocalisse cap.12

Molti teologi cattolici vedono nella “donna” di Ap. c.12 la figura di Maria elevata al rango di “Regina del cielo”. Altri teologi cattolici pensano che la “donna”, del passo in questione, figuri la Chiesa, altri ancora l’una e l’altra cosa, in maniera sovrapposta. È del tutto evidente che c’è un bel po’ di incertezza e confusione in ambito cattolico, e non solo, riguardo all’interpretazione del passo che stiamo per trattare a proposito della “donna”.

La “donna”, ivi menzionata, rappresenta, invece, l’antico popolo di Dio, Israele.

La ragione per cui Israele (la “donna”) è perseguitato dal dragone è che esso ha dato al mondo la testimonianza di Dio (le Sacre Scritture) e il Salvatore (Cristo Gesù).

D’altro canto, Israele, numerosissime volte nelle Sacre Scritture, viene presentato e figurato come una “donna” (a volte fedele, a volte infedele), ciò avviene anche per descrivere e presentare spesso gli altri popoli della storia biblica. Cito gli esempi che ritengo più rilevanti: Galati 4:21-26 “...Ma la Gerusalemme di lassù è libera, ed è nostra madre...”; Osea 2:16-19: “...dice il SIGNORE, <che tu mi chiamerai: Marito mio...>”; Geremia 31:22: “Fino a quando te ne andrai vagabonda, figlia infedele? Poiché il SIGNORE crea una cosa nuova sulla terra: la donna che corteggia l’uomo”; Isaia 54:5-6: “Poiché il tuo creatore è il tuo sposo...Poiché il SIGNORE ti richiama come una donna abbandonata, il cui spirito è afflitto, come la sposa della giovinezza..”; Isaia 50:1: “..Dov’è la lettera di divorzio di vostra madre, con cui io l’ho ripudiata?... per i vostri misfatti vostra madre è stata ripudiata”; Osea 2:2: “Contestate vostra madre, contestatela! perché lei non è più mia moglie e io non sono più suo marito!..”; Osea 2:19: “Io ti fidanzerò a me per l’eternità; ti fidanzerò a me in giustizia e in equità...”; Michea 4:10: “Soffri e gemi, figlia di Sion, come donna che partorisce, perché ora uscirai dalla città, abiterai per i campi, e andrai fino a Babilonia...”; Geremia 4:31: “Odo infatti dei gridi come di donna che è nei dolori; un’angoscia come quella di donna che è nel suo primo parto; è la voce della figlia di Sion...”; Geremia 46:11: “Sali a Galaad, prendi del balsamo, o vergine, figlia d’Egitto!..”; Isaia 47:1: “Scendi e siedi sulla polvere, vergine figlia di Babilonia..”; Geremia 18:13: “..La vergine, d’Israele ha fatto una cosa orribile, enorme”; Geremia 31:4: “Io ti ricostruirò e tu sarai ricostruita, vergine d’Israele..”; Isaia 1:8: “La figlia di Sion è rimasta ....come una città assediata”; Sofonia 3:14: “Prorompi in grida di gioia, o figlia di Sion. Alza grida di esultanza, o Israele...”; 2 Re 19:21: “..La vergine figlia di Sion ti disprezza, si fa beffe di te; la figlia di Gerusalemme scrolla il capo dietro a te”; Zaccaria 9:9: “Esulta grandemente, o figlia di Sion, manda grida di gioia, o figlia di Gerusalemme...”; Lamentazioni 4:22: “Il castigo della tua iniquità è finito, o figlia di Sion!...”; Osea 2:2-7; Ezechiele c.16; Ezechiele c.23; Amos 5:2; Isaia 22:4; c.23:12; c.37:22; c.47:7-9; c.52:1-2; c.62:11-12; Geremia 4:11; c.8:19-22; c.13:21; c.14:17; c.22:23; c.46:24; Lament. 1:1,6; c.1:15; c.2:1-18; c.3:48.

Pedro

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21/02/2012 17:23
 
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Dopo aver visto come tantissimi profeti presentano molteplici volte Israele come una “donna”, non dovrebbe più sorprenderci il fatto che la “donna” di Ap. c.12 sia Israele.

Tra l’altro, lo stesso veggente Giovanni, nella sua composizione del libro dell’Apocalisse, presenta il popolo infedele di Dio ugualmente come una “donna” (la “meretrice”, la “prostituta”). È chiaro che, nel parlare della grande tribolazione, il veggente descrive, da una parte, l’Israele di Dio (c.12) sotto le vesti di una “donna” comune ai profeti, da un’altra parte (c.17-18) l’infedele popolo sotto le vesti di una “donna” meretrice, prostituta, che è adultera nei confronti di Dio. Nel parlare di Babilonia la grande (la “donna prostituta”), trattando il periodo della tribolazione prima del Regno di Dio e del giudizio finale, Giovanni spreca due capitoli interi (c.17-18) nel descriverla, e vuoi che non abbia dedicato un solo capitolo al popolo fedele di Dio, l’Israele vero (la “donna” del c.12)?

La meretrice (Babilonia la grande) è anch’essa presentata come una “donna”, la stessa cosa avviene anche per l’Israele fedele (c.12).

Si ha, come un parallelismo, da una parte la “donna” del c.12 (l’Israele vero, fedele), dall’altra parte la “donna” infedele, la “prostituta” (c.l7-18), la “meretrice” (“BABILONIA LA GRANDE, LA MADRE DELLE PROSTITUTE E DELLE ABOMINAZIONI DELLA TERRA”: c.17:5). Ma leggiamo i versi più interessanti riguardo alla “donna” meretrice: c.17:3-6 “...e vidi una donna seduta sopra una bestia... La donna era vestita di porpora e di scarlatto, adorna d’oro, di pietre preziose e di perle.... E vidi che quella donna era ubriaca del sangue dei santi e del sangue dei martiri di Gesù”; c.17:18: “La donna che hai vista è la grande città che domina sui re della terra”; c.18:7-10: “Datele tormento e afflizione nella stessa misura in cui ha glorificato se stessa e vissuto nel lusso. Poiché dice in cuor suo: ...I re della terra, che fornicavano e vivevano in lascivie con lei, quando vedranno il fumo del suo incendio piangeranno e faranno cordoglio per lei. Spaventati dai suoi tormenti se ne staranno lontani e diranno: ”. Babilonia la grande, nel passo dell’Apocalisse in questione, è chiaramente la figura del popolo infedele di Dio, sotto tutti gli aspetti. Nel c.12:1 si descrive la futura gloria celeste d’Israele (la “donna”), mentre nel c.17:4 si vede come la “donna” meretrice (Babilonia la grande) abbia una gloria ricevuta dall’uomo e non da Dio e al c.18:7 si legge come verrà punita nella stessa misura in cui si è autoglorificata. Babilonia la grande al c.17 rappresenta la falsa religione mondiale (che ovviamente raggrupperà tutte le più importanti ideologie religiose menzognere), mentre al c.18 rappresenta il potere commerciale e politico mondiale, senza scrupoli, del mondo globale di quel tempo. Nel c.12 dell’Apocalisse viene, poi, detto che la “donna” fugge nel deserto per 1260 giorni (l’ultima e tremenda fase della grande tribolazione, infatti, essa durerà completamente sette anni), subisce un attacco dal serpente che non è un attacco spirituale, ma fisico sulla terra, ed, infine, è nutrita sempre per quei 1260 giorni (tre anni e mezzo) nel deserto. È fin troppo chiaro che la “donna”, in questione, non può essere, in alcun modo, Maria; che ci andrebbe a fare nel deserto, rifugiata, per 1260 giorni? Per quale motivo e come dovrebbe essere nutrita Maria e quali attacchi terrestri Satana potrebbe e dovrebbe attuare contro di lei? Se parla di Maria, sembrerebbe strano che Satana perseguiti un’anima che è in cielo con Dio, tanto da costringerla a fuggire, come se Dio lasciasse che le anime sante dei defunti, che vanno in paradiso, possano essere perseguitate da Satana anche in cielo. Che timore ci coglierebbe se così fosse! Vediamo nel c.12:15-16: “Il serpente gettò acqua dalla sua bocca, come un fiume dietro alla donna, per farla travolgere dalla corrente. Ma la terra soccorse la donna: aprì la bocca e inghiottì il fiume che il dragone aveva gettato fuori dalla sua bocca”. Quest’acqua, come un fiume contro la “donna”, figura alcuni popoli che aizzati dal serpente attaccheranno Israele che quasi miracolosamente resterà illeso, forse per aiuto di nazioni amiche o per eventi soprannaturali, oppure tutte e due le cose insieme. Ap.17:15: “...”; Salmo 18:16-19: “Egli tese dall’alto la mano e mi prese, mi trasse fuori dalle grandi acque. Mi liberò dal mio potente nemico, da quelli che mi odiavano, perch’eran più forti di me...”; Isaia 17:13: “Le nazioni rumoreggiano, come rumoreggiano le grandi acque. Ma egli le minaccia, ed esse fuggono lontano”; Geremia 47:2-4: “Così parla il SIGNORE: schiumano e si gonfiano... Le nazioni rumoreggiano, i regni vacillano; egli fa udire la sua voce, la terra si scioglie”.
Pedro

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