CRISTIANI   Nelle mani del Padre

Noi crediamo unicamente in Gesù Cristo unigenito Figlio di Dio,
unica VIA, VERITA' e VITA e nostro unico SALVATORE.

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Libro “Chiesa Cattolica Romana: verità o menzogna?;

Ultimo Aggiornamento: 01/03/2012 18:50
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01/03/2012 18:49
 
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Sarebbe impossibile che qualcuno possa avere sempre la certezza che la carne, che comunemente acquista, sia priva di qualche legame idolatrico sacrificale che, ai tempi degli apostoli, era cosa comune nel mondo pagano.

Qualcuno, se così non fosse, in quei tempi avrebbe potuto vivere con qualche fobia in questo tipo di circostanze, per eccesso di zelo al Signore, ed è sicuramente per questo motivo che Paolo chiarì meglio, in sostanza, il comando del non mangiare carne sacrificata agli idoli.

Si può notare come nella decisione del Concilio di Gerusalemme non vi è una elencazione di dottrine riguardo alla fede, ma solo una spiegazione riguardo ad una pratica giusta nel muoversi nella fede, seguendo determinate cose e scartandone delle altre: idolatria, fornicazione, sangue di animali. Si voleva far rendere pienamente coscienti i venuti dal paganesimo di non dover più essere neanche minimamente legati, in alcun modo, a certe vecchie loro usanze pagane che nella cristianità non erano per niente accettabili, come lo erano invece state nel loro vecchio movimento religioso.

Quindi, riguardo alla decisione conciliare di non mangiare carni sacrificate agli idoli e animali soffocati, Paolo ben presto, volendo far comprendere meglio quello che lo Spirito Santo aveva dichiarato, disse che si era perfettamente liberi di mangiare carni sacrificate agli idoli e, dunque, anche carne di animali soffocati (privati del sangue, chiaramente) come anche tutto ciò che si vende al mercato, l’essenziale è di prendere tutto ciò con spirito di riconoscenza al Signore e di non scandalizzare il proprio fratello e, non di meno, non essere mai i corresponsabili o i responsabili diretti di tali culti, perché altrimenti si peccherebbe di idolatria, ma se qualcuno, un pagano, portava della carne sacrificata agli idoli ad un amico cristiano, quest’ultimo non era tenuto, affatto, a fare la genealogia o l’identi-kit di tale cibo (l’importante è non essere un responsabile di tale azione e non condividere tale idolatria) perché egli mangiando avrebbe ringraziato l’Iddio Creatore e ciò avrebbe reso quel pasto puro da qualsiasi contaminazione ipotetica degli idoli. Paolo dice anche che è a motivo della coscienza degli altri che non bisogna, in alcuni casi, mangiare della carne sacrificata agli idoli (per non scandalizzarli), nel caso che il pagano avesse detto la provenienza e l’utilizzo fatto della carne verso gli idoli, ma non a motivo della nostra (coscienza), se mangiamo o se, insomma, facciamo ogni cosa con rendimento di grazie al Signore, nulla è impuro: 1Corinzi 8:4; 1Corinzi 8:8; 1Corinzi 10:23-33; Colossesi 2:16; Romani 14:2-3; 1Timoteo 4:4-5; Tito 1:15. Rimane assodato il fatto che non bisogna sacrificare le carni agli idoli, come non bisogna fare anche qualsiasi altra cosa legata all’usanza pagana, perché ciò vuol dire idolatria. Riguardo al sangue di animali morti o uccisi è un atto di ubbidienza a Dio e di giustizia non “mangiarlo”, un rispetto al simbolo della vita e dell’espiazione. Paolo dice che possiamo mangiare qualsiasi cosa perché tutto è puro, ma ciò non vuol dire assolutamente che si possa mangiare il sangue degli animali uccisi. Nella Bibbia, precisamente nel N.T., viene detto che i cristiani sono liberi dalla legge in Cristo Gesù, ma ciò non vuol dire che non bisogna attuare sempre le norme morali del decalogo. Ogni cosa è pura e nulla è impuro, infatti il sangue, sia esso di una creatura morta o viva, è puro, ma rimane tuttavia il divieto di mangiare il sangue di creature morte; il simbolo della vita è scandito nel sangue e per giustizia si è obbligati ad astenersi dal mangiarlo. Ad ogni modo, oggi, comunque, in ogni punto vendita di carni, queste vengono già private normalmente del sangue. Non è un sacrificio privarsene, è, invece, un gesto nobile e rispettoso. Mi sono sempre chiesto molte cose riguardo a Dio e alla sua opera che risulta, in qualche modo, essere piena di un misterioso disegno divino, e poi, perché questo e perché quest’altro, quello che so di certo è che ubbidire alla sua Parola piena di saggezza sublime, eccelsa, è la cosa più giusta per l’uomo. Il resto, quello che sfugge alla imperfezione della saggezza, della conoscenza e dell’intelligenza umana si comprenderà un giorno di fronte alla Presenza del nostro divino Creatore. Ogni dubbio, ogni cosa che non comprendiamo sarà spaventosamente annientato dalla piena conoscenza del Divino e dell’opera sua.
Pedro

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