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19/02/2012 19:44 | |
Al punto 2066 del Catechismo cattolico si legge: “La divisione e la numerazione dei comandamenti hanno subito variazioni nel corso della storia. Questo Catechismo segue la divisione dei comandamenti fissata da sant’Agostino e divenuta tradizionale nella Chiesa Cattolica. È pure quella delle confessioni luterane. I Padri greci hanno fatto una divisione un po’ diversa, che si ritrova nelle Chiese ortodosse e nelle comunità riformate”.
Al punto 2069 si legge: “il Decalogo costituisce un tutto indissociabile. Ogni rimanda a ciascuna delle altre e a tutte; esse si condizionano reciprocamente. Le due tavole si illuminano a vicenda; formano una unità organica. Trasgredire un comandamento è infrangere tutti gli altri”.
Al punto 2076 si legge: “Con il suo agire e con la sua predicazione, Gesù ha attestato la perennità del Decalogo”.
Al punto 2112 si legge: “Il primo comandamento condanna il politeismo. Esige dall’uomo di non credere in altri dèi che nell’unico Dio, di non venerare altre divinità che l’Unico. La Scrittura costantemente richiama a questo rifiuto degli idoli che sono , i quali . Questi idoli vani rendono l’uomo vano: (Sal. 115,4-5.8). Dio, al contrario, è il (Gs. 3,10), che fa vivere e interviene nella storia”.
Al punto 2113 si legge: “L’idolatria non concerne soltanto i falsi culti del paganesimo. Rimane una costante tentazione della fede. Consiste nel divinizzare ciò che non è Dio. C’è idolatria quando l’uomo onora e riverisce una creatura al posto di Dio...”.
Al punto 2131 si legge: “Fondandosi sul ministero del Verbo incarnato, il settimo Concilio ecumenico, a Nicea (nel 787), ha giustificato, contro gli iconoclasti, il culto delle icone: quelle di Cristo, ma anche quelle della Madre di Dio, degli angeli e di tutti i santi. Incarnandosi, il Figlio di Dio ha inaugurato una nuova delle immagini”.
La Chiesa Cattolica ha annullato completamente il secondo comandamento del decalogo: Deut. 5:6-21; Esodo 20:1-17.Pedro
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