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19/02/2012 20:03 | |
Se uno invoca, prega, chiede aiuto a padre Pio, alla Madonna e a quant’altri, facendolo crede spessissimo di venerare semplicemente un santo, la “Madre di Dio”, un angelo, ma ai fatti egli, ritenendo questi capaci di poterlo aiutare, ascoltare, ed intervenire, e non solo, ma di poter ascoltare e soddisfare tutte le invocazioni di aiuto di ogni uomo sulla terra, che si rivolge a loro, fa divenire (spessissimo solo inconsciamente, senza che neanche se ne accorga), nel suo cuore e nella sua mente, quei “santi”, gli angeli e la Madonna, al pari o quasi, di Dio Eterno, facendone degli dèi, dei dii, perché li ritiene Onnipresenti, Onniscienti e Onnipotenti, in grado cioè di ascoltare, aiutare, esaudire, intercedere per tutti coloro che li invocano in ogni parte del mondo; in pratica quindi tanti dèi o dii.
Il primo comandamento dice: “Non avere altri dèi oltre a me” Esodo 20:3; Deut. 5:7.
A parole, i “santi”, la Madonna e gli angeli non sono, in ambito cattolico ritenuti tali (ovvero dèi o dii), ma nei fatti non è affatto così; si interagisce con loro come si interagirebbe con un dio. Non esplicitamente ma implicitamente, questi vengono ad essere, per il popolo cattolico, dei dii o dèi, perché si associano alla loro persona, peculiarità che, invece appartengono, esclusivamente, solo al Dio Unico ed Eterno. Si crede, che abbiano tale potenza e peculiarità, e, quindi, è come voler dire che questi sono dei dii, infatti, li si ritiene Onnipotenti, Onniscienti e Onnipresenti. Per entrare nella disubbidienza, nei confronti del primo comandamento, non è necessario che uno chiami qualcun’altro, all’infuori di Dio solo, con il termine “dio”, ma basta che uno interagisca con questi, che può essere un essere umano o angelico che non è Dio, in qualche modo però come se lo fosse.
Ne risulta che la religione cattolica romana, ai fatti, non è una religione monoteista, ma politeista, perché ha tanti “santi defunti” ritenuti, seppur, dalla maggioranza, solo inconsciamente, degli dèi, ai quali si offre il culto che, invece, è dovuto solo a Dio.
Chi, invece, di adorare solo il Creatore, adora e venera anche la creatura, rientra come membro appartenente ad una religione politeistica pagana, nella quale tale caratteristica è principale e fondamentale. Infatti, nella Chiesa Romana non vi è un unico culto dovuto solo a Dio, ma ve ne sono di tre tipi: “Latria” per Dio, “Dulia” per i santi defunti canonizzati, “Iperdulia” per la Madonna.
In Ap. 6:9-11; Ap.7:9-17 si nota molto bene come perfino le anime sante dei martiri della tribolazione (e noi sappiamo che i martiri sono più che santi, per aver dato la propria vita a causa della testimonianza del nome di Gesù), appaiono, chiaramente, non Onnipotenti, non Onniscienti e non Onnipresenti davanti a Dio che è il solo ad esserlo; questi vengono presentati nel libro dell’Apocalisse “come una folla immensa”: c.7:9; essi gridano che si compia il giudizio divino sulla terra: c.6:10-11; ecc.. Vengono presentate come “misere” davanti al trono di Dio, il quale viene da loro e dagli angeli tutti e dalla Chiesa rapita (con tutti i resuscitati), continuamente adorato. Non vi è traccia alcuna che questi siano dopo la morte diventati, in alcun modo, Onnipotenti, Onniscienti e Onnipresenti; il loro desiderio è pieno di umiltà e adorazione; non di potere assoluto.Pedro
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